PER UNA NUOVA SCALA MOBILE. GRUPPO REGIONALE PRC ADERISCE A CAMPAGNA
PER UNA NUOVA SCALA MOBILE. GRUPPO REGIONALE PRC ADERISCE A CAMPAGNA
di lucmu (del 23/03/2006, in Lavoro, linkato 989 volte)
Il gruppo consiliare regionale lombardo di Rifondazione Comunista - fanno oggi sapere i consiglieri regionali Mario Agostinelli, Luciano Muhlbauer e Osvaldo Squassina - sostiene la campagna nazionale Per un nuova scala mobile.
La campagna, che vede impegnate in tutto il Paese forze sindacali, associative e politiche, tra cui il Prc, consiste nella raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare che ripristini la scala mobile.
“La progressiva erosione del potere d’acquisto di questi anni - spiegano i tre consiglieri - ha peggiorato in maniera significativa le condizioni di vita di milioni di lavoratori e lavoratrici e pensionati. Lo dicono le statistiche, ma ancor prima ce lo dice la realtà vissuta di tutti giorni, con le difficoltà di arrivare alla fine del mese oppure con il crescente indebitamento di numerose famiglie.
Nessuno nega più questo dato di fatto, ma pochi sono disposti a riflettere sulle cause di una vera e propria redistribuzione del reddito al rovescio. Eppure, la verità è molto semplice: prezzi e tariffe sono liberi di aumentare, mentre salari e stipendi sono ingabbiati dalle regole della ‘politica dei redditi’ del 1993, che aveva introdotto l’insano principio della ‘inflazione programmata’, sempre e comunque inferiore a quella reale”.
“Si tratta insomma – proseguono i consiglieri - di fare un bilancio della politica che aveva abolito e sostituito la scala mobile. E quel bilancio è francamente disastroso. Ecco perché vi è una necessità impellente di riaprire la discussione e l’iniziativa politica sull’introduzione di un nuovo meccanismo che adegui automaticamente salari, stipendi e pensioni all’inflazione reale.
E per favore non si dica che non è possibile perché il problema dell’economia italiana sarebbe il costo del lavoro troppo alto. Si tratta di una leggenda che trova regolare smentita sul piano internazionale, come ricorda anche la recentissima ricerca della società multinazionale KPMG sulla competitività dei paesi più industrializzati. Infatti, risulta che il costo del lavoro in Italia non solo è più basso rispetto agli Stati Uniti, ma anche più basso di tutti gli altri paesi europei”.
“Coloro che hanno deciso di ridurre i salari per rilanciare l’economia italiana - concludono Agostinelli, Muhlbauer e Squassina - hanno fallito. I lavoratori sono più poveri e le imprese perdono competitività sui mercati internazionali. Per tutte queste ragioni è importante che la campagna Per un nuova scala mobile registri una forte e convinta adesione.”