Il gruppo consiliare regionale di Rifondazione Comunista parteciperà domani alla manifestazione in piazza Fontana che ricollocherà al suo posto la lapide a Pinelli, sottratta dalla Giunta Albertini.
Il gesto di Albertini e De Corato non può e non deve rimanere senza risposta, poiché offende e oltraggia la storia e le memoria di Milano. Anzi, si pone in piena continuità con una volontà di revisionismo storico che nel caso degli amministratori ex-MSI si fa apertamente revanscista. Rilegittimare i combattenti di Salò il 25 aprile o ritenere accettabili le parate nazifasciste della Fiamma Tricolore fa il paio con la volontà di riscrivere la storia di Pinelli, con tutto ciò implica rispetto al significato della strage di piazza Fontana.
Il centrodestra non soltanto ha scelto scientemente la strada della provocazione, nella speranza di raccattare qualche reazione inconsulta a poca distanza dalle elezioni, ma ha altresì mentito ai cittadini, dicendo che quella lapide era “abusiva”. Infatti, fu il 24 ottobre del 1994, durante l’amministrazione Formentini, che il consiglio comunale di Milano votò a maggioranza un ordine del giorno che impegnava il Comune a lasciare al suo posto la lapide così com’era in caso di lavori di ristrutturazione della piazza. Ebbene, a noi pare che l’unica cosa abusiva in tutta questa storia sia il comportamento vergognoso degli amministratori di Milano.
Tanti buoni motivi, quindi, per essere domani in piazza Fontana, alle ore 18.00, per rimettere al suo posto la lapide. Quella abusiva di Albertini e De Corato rimanga pure lì dov’è, a simboleggiare l’arroganza e la pochezza di quanti oggi governano Milano.