Passata la giornata delle polemiche politiche, su via Triboniano sta di nuovo calando il silenzio. E soprattutto il campo e le famiglie rom sono stati riconsegnati all’abbandono, nonostante sia evidente a chiunque che siamo in pieno emergenza umanitaria.
Il Comune di Milano aveva annunciato di aver messo a disposizione posti letto di emergenza per i tanti rom che avevano perso la loro roulotte o baracca nell’incendio. Ebbene, questi posti letto esistono soltanto nelle dichiarazioni pubbliche, ma non sono reperibili nella realtà. Infatti, ieri notte, la Protezione Civile del Comune riusciva a mettere a disposizione la bellezza di 8 posti letto! Per il resto, erano a disposizione, nelle varie strutture del comune, soprattutto refettori e corridoi.
La ovvia conseguenza di questo stato di cose è stato ed è che i rom senzatetto, compresi molti bambini, si ammassano nelle roulotte sopravvissute all’incendio. Non si è visto nessuno intervento del Comune nemmeno da questo punto di vista. Anzi, le condizioni del campo, nella sua parte ancora integra, sono pessime e vi è il concreto rischio che possano scoppiare altri incendi, mentre non sono stati distribuiti nemmeno degli estintori. L’unico intervento concreto che si è visto finora è quello repressivo da parte della polizia, che nella giornata di ieri ha fermato ed espulso in modo coatto, con volo a Bucarest, circa 80 rom di via Triboniano non in regola con i documenti.
E’ davvero stucchevole dover assistere alle tante dichiarazioni e a qualche bella parola, salvo poi verificare che nella realtà prevale la politica di sempre. Cioè, quella dell’abbandono. Questa situazione non è accettabile, il Comune si assuma le sue responsabilità e intervenga almeno rispetto all’emergenza umanitaria.