ALFA ARESE: ANCORA TANTE PAROLE E TANTE INCERTEZZE. FORMIGONI VENGA IMMEDIATAMENTE IN CONSIGLIO
ALFA ARESE: ANCORA TANTE PAROLE E TANTE INCERTEZZE. FORMIGONI VENGA IMMEDIATAMENTE IN CONSIGLIO
di lucmu (del 22/02/2006, in Lavoro, linkato 1122 volte)
Ancora una manifestazione degli operai dell’Alfa Romeo di Arese davanti al Pirellone. Dopo i presidi di Slai-Cobas e Cub delle ultime settimane, oggi è la volta di Fiom, Fim e Uil. E la richiesta è sempre la medesima, cioè che la Giunta regionale dia seguito agli accordi firmati un anno fa.
Formigoni aveva speso fiumi di parole e promesse sull’Alfa, per dire che lui aveva la soluzione in tasca e che la Regione si sarebbe attivata per la reindustrializzazione dell’area, con tanto di polo per la mobilità sostenibile, e per la ricollocazione degli operai. Era stato persino siglato un accordo che traduceva queste parole in impegni precisi.
Ma appunto, questo accadeva un anno fa ed eravamo alla vigilia delle elezioni regionali. Nel frattempo l’Alfa di Arese comincia ad assomigliare ogni giorno di più a una delle tante aree dismesse, senza che si veda anche solo l’ombra delle nuove attività produttive annunciate, mentre agli operai non rimane che la cassa integrazione e un futuro fosco. Infatti, Sviluppo Italia, che doveva acquisire l’area dell’Alfa secondo gli accordi, non l’ha ancora fatto, mentre l’ultima Finanziaria del governo Berlusconi ha ulteriormente decurtato i relativi fondi. Ora la Giunta regionale fa sapere che l’acquisizione dovrebbe avvenire entro il 15 marzo, mentre sul piano della ricollocazione dei lavoratori tutto rimane segnato dall’assenza di tempi e modi certi.
Dopo un anno di silenzi e in un quadro di incertezza continua, la Giunta Formigoni non ha nemmeno sentito il bisogno di convocare i soggetti firmatari dell’accordo, così come continua a negarsi alle commissioni 4° e 7° del Consiglio Regionale, che sin dal novembre scorso le chiedono di relazionare sullo stato dell’attuazione degli accordi firmati.
A questo punto è lecito domandarsi cosa si nasconda dietro questa reticenza e questi silenzi. Pertanto Rifondazione Comunista, oltre a ribadire la sua piena solidarietà agli operai dell’Alfa, chiede che il presidente Formigoni si presenti immediatamente nelle competenti commissioni del Consiglio Regionale, al fine di fornire tutte le informazioni del caso e chiarire quali iniziative concrete intende prendere per garantire un futuro occupazionale agli operai dell’Alfa.