LEGGE TERRITORIO: ANCHE FEDERPARCHI E ANCI CONTRO L’EMENDAMENTO CHE APRE I PARCHI ALL’EDIFICAZIONE
LEGGE TERRITORIO: ANCHE FEDERPARCHI E ANCI CONTRO L’EMENDAMENTO CHE APRE I PARCHI ALL’EDIFICAZIONE
di lucmu (del 20/11/2007, in Territorio, linkato 1167 volte)
Oggi si è tenuta in Consiglio regionale l’audizione di Federparchi e dell’Anci Lombardia, come richiesto dalle opposizioni, in relazione all’emendamento alla l.r. 12/2005 sui parchi regionali (nuovo art. 13bis), presentato dall’Assessore Boni in Commissione V.
La rappresentanza degli enti gestori dei parchi lombardi non ha lesinato parole forti, come ‘aggressione’ o ‘assolutamente negativo’, per definire l’emendamento presentato dall’assessore Boni, mentre i rappresentanti dell’Anci, pur non disponendo ancora di una posizione formale, hanno sottolineato che di un provvedimento del genere non sentono alcuna necessità.
Naufraga così miseramente la giustificazione ufficiale della Giunta regionale, che presentava la modifica della legge urbanistica come una mera operazione di modernizzazione della normativa nell’interesse di enti locali e parchi. E trova ulteriore conferma la nostra preoccupazione, cioè che si tratti soltanto di un marchingegno per aprire il territorio verde dei parchi agli appetiti dei costruttori.
Infatti il nuovo articolo 13bis introduce il principio secondo il quale la Giunta regionale potrà imporre agli enti gestori dei parchi, anche contro il loro parere, delle varianti richieste da un Comune, il cui territorio ricada in quello del parco. Ovvero, per fare un esempio concreto, se il Sindaco Moratti volesse far edificare una parte del parco Sud nonostante il parere negativo dell’ente gestore, allora le sarebbe sufficiente accordarsi con il Presidente Formigoni e la Giunta regionale garantirebbe la buona e celere riuscita dell’affare con un atto d’imperio. E i cittadini con le loro esigenze di vivibilità oppure la Provincia con le sue competenze? Loro, chiaramente, non sono contemplati dalla norma.
Insomma, qualora questo emendamento, il cui voto è previsto nella Commissione V di domani, venisse approvato nelle sue linee essenziali, porterebbe a una riduzione delle superfici verdi in Lombardia, a partire da quelle situate nelle aree metropolitane, dove la pressione edificatoria è più forte. Di fronte a quanto emerso anche oggi in audizione, chiediamo nuovamente che il centrodestra lo ritiri.