Rifondazione Comunista esprime ai lavoratori della formazione professionale lombarda in lotta la sua totale solidarietà.
C’è voluto questo ennesimo sciopero perché l’assessore Guglielmo acconsentisse finalmente a sedersi attorno a un tavolo con le organizzazioni sindacali. Una reticenza assolutamente vergognosa considerato che il responsabile vero dei 254 licenziamenti è proprio la Giunta Formigoni.
Il sistema della formazione professionale, una volta fiore all’occhiello della Lombardia, è oggi sull’orlo del collasso. 13 sono stati i licenziamenti nel settore un anno fa, 254 persone rischiano il posto di lavoro oggi e per l’anno prossimo si annuncia una situazione tragica. Infatti, l’intero sistema di finanziamento della formazione professionale lombarda è costruito sulle sabbie mobili. Il 45% del totale per il periodo 2000-2006 proviene dall’UE, mediante il Fondo Sociale Europeo. Ma, e sta qui il problema, il FSE non verrà più erogato l’anno venturo e una sua eventuale ripresa non si avrà realisticamente prima del 2008.
Inoltre, non sono nemmeno avanzate risorse per far fronte alla situazione per il 2006-2007, poiché già ora si registra un deficit di oltre 30 milioni di euro, mentre sono già stati tagliati i fondi alla Province. Un fiume di denaro che in questi ultimi anni si è perso senza lasciare traccia, grazie al sistema di accreditamenti introdotto nel 2001, che ha fatto balzare il numero di soggetti formativi dai 282 del 2000 ai 1143 del 2004. Un esercito di enti privati, spesso erogatori di un unico corso in tutto l’anno scolastico, che senza trasparenza e controllo effettivo si accaparrava i miliardi del FSE. Un assalto alle risorse pubbliche che ha prosciugato le casse, dequalificato il sistema della formazione e trasformato l’assessorato regionale in quello più indagato d’Italia.
Per i lavoratori, oltre al danno arriva anche la beffa. Rischiano di perdere il lavoro senza poter accedere agli ammortizzatori sociali. E ancora una volta è la Regione Lombardia a figurare tra i responsabili. La legge regionale 95/80 prevede nell’articolo 41 l’istituzione di una Commissione paritetica regionale, con competenze specifiche anche nel campo della gestione della mobilità. Articolo mai applicato! Un accordo tra organizzazioni sindacali e Regione Lombardia del 2003 prevedeva l’istituzione di un fondo di garanzia. Fondo mai istituito!
I 254 lavoratori, tutti con anni esperienza, dovrebbero ora pagare il prezzo di una politica da rapina. Ciò è inaccettabile. Rifondazione chiede che la Giunta regionale applichi le leggi e gli accordi. Inoltre, presenterà nella prossima seduta del Consiglio un ordine del giorno per impegnare la Giunta a riformare con urgenza l’intero sistema di formazione professionale, ridando centralità ai soggetti pubblici e prospettiva, stabilità ed efficienza al sistema. Prima che sia troppo tardi.