MOBILITIAMOCI PER LA LIBERTA’ DI CLEMENTINA E DI TUTTE LE VITTIME DELLA GUERRA E DELLE OCCUPAZIONI
MOBILITIAMOCI PER LA LIBERTA’ DI CLEMENTINA E DI TUTTE LE VITTIME DELLA GUERRA E DELLE OCCUPAZIONI
di lucmu (del 23/05/2005, in Pace, linkato 1448 volte)
Le notizie sulle trattative per la liberazione di Clementina Cantoni si susseguono incessantemente e tuttora non possiamo dirci definitivamente ottimisti. Ciononostante, troppo flebili sono finora le voci dello stesso movimento pacifista. Non si è riprodotto il meccanismo di mobilitazione che era scattato per le due Simone e per Giuliana Sgrena. Forse perché incombe il rischio dell’assuefazione, forse perché l’Afghanistan appare più lontano e più incomprensibile dell’Iraq.
Eppure, la storia di Clementina non è diversa dalla loro o da quella, troppo in fretta accantonata, di Florence e Hussein. Una delle tante storie di uomini e donne che non si vogliono arrendere alla presunta normalità della guerra, scegliendo invece di raccontarne gli orrori o, come Clementina, di portarvi l’antidoto dell’umanità e della solidarietà. Ebbene sì, perché l’Afghanistan è un teatro di guerra, una terra occupata manu militari da eserciti stranieri, come lo è l’Iraq.
Il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista aderisce e invita a partecipare alla manifestazione indetta dal Comitato Fermiamolaguerra di Milano, che si terrà domani 24 maggio, alle ore 18.00 in Piazza della Scala.
Esigendo dai rapitori la liberazione di Clementina, chiediamo la stessa cosa per Florence, Hussein e per tutti gli ostaggi. E lo chiediamo per tutti gli uomini e le donne vittime della guerra, a partire dai popoli afgano e irakeno. L’alternativa alla guerra e alle occupazioni militari sta nella pace e nella giustizia, nel rispetto dei diritti umani e della sovranità dei popoli. Ecco perché, proprio ora, ribadiamo con forza la richiesta di un cambio radicale di politica estera del governo italiano e dunque del ritiro di tutte le truppe d’occupazione italiane dall’Iraq e dall’Afghanistan.