LA LEGGE SUL TERRITORIO TORNI IMMEDIATAMENTE IN AULA E VENGA INTERAMENTE RIDISCUSSA
LA LEGGE SUL TERRITORIO TORNI IMMEDIATAMENTE IN AULA E VENGA INTERAMENTE RIDISCUSSA
di lucmu (del 20/05/2005, in Territorio, linkato 1061 volte)
I componenti della nuova Giunta regionale della Lombardia non sembrano d’accordo su nulla. Prima lo scontro sui “sottosegretari”, ora quello sulla legge sul territorio, approvata appena due mesi fa. Nei giorni scorsi il neo-assessore leghista Boni, pur avendola votata lo scorso marzo, ha dichiarato di volerne modificare l’impianto; poi il governo Berlusconi l’ha impugnata su alcuni aspetti e oggi Formigoni dichiara invece che la legge rimane in vigore.
Questo scontro evidenzia tuttavia non solo le divisioni tra i partiti del centrodestra, ma altresì il carattere insostenibile di una legge che di fatto liberalizza la politica urbanistica, esponendo il territorio lombardo alla cementificazione selvaggia e al dissesto ambientale. Se rimanesse invariata e venissero per di più accolte le obiezioni del Governo, come sembra dire Formigoni, ne risulterebbe addirittura un ulteriore peggioramento di una già pessima legge, poiché verrebbe eliminato anche ogni residuo controllo sull’installazione di antenne e tralicci.
Di fronte a questo scenario e data l’importanza della materia, il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista chiede che la legge venga riportata in Aula e interamente ridiscussa e che sull’argomento venga avviato, da parte della Regione Lombardia, un confronto a tutto campo, a partire dagli enti locali e dalle associazioni della società civile.
In altre parole, i litigi istituzionali del centrodestra diventino occasione per riprendere un dibattito serio sul governo del territorio, che non può essere abbandonato al mercato e svenduto agli interessi immobiliari.