IBM VUOLE IMPORRE 1000 ESUBERI INGIUSTIFICATI E RIFIUTA OGNI CONFRONTO
IBM VUOLE IMPORRE 1000 ESUBERI INGIUSTIFICATI E RIFIUTA OGNI CONFRONTO
di lucmu (del 18/05/2005, in Lavoro, linkato 3546 volte)
Oggi il Gruppo regionale di Rifondazione Comunista ha incontrato una delegazione della RSU dell’IBM di Vimercate. Al centro della discussione la grave situazione determinatasi a causa dell’annuncio, da parte dell’azienda, di circa 1000 esuberi e della chiusura di attività produttive in Italia e in Lombardia.
Particolarmente grave è il fatto che non ci troviamo di fronte a una scelta motivata da un calo di vendite sul mercato italiano, bensì esclusivamente dalla ricerca di maggiori margini di profitto. Infatti, non di semplice chiusura di attività si tratta, ma di delocalizzazione in altri paesi, dove i livelli salariali e di tutela dei diritti dei lavoratori sono più esigui. Il centro di calcolo dell’IBM di Vimercate, secondo i piani dell’azienda, verrebbe così trasferito a Brno, nella Repubblica Ceca.
A tutto ciò si aggiunge che l’IBM Italia rifiuta ogni confronto e trattativa con le rappresentanze sindacali e con le istituzioni locali, a partire dal Comune di Vimercate e la Provincia di Milano, limitandosi a “comunicazioni” e altri atti unilaterali. Riteniamo inaccettabile nel metodo e nel merito il comportamento di IBM Italia, che mette a repentaglio un importante insediamento produttivo della nostra regione, dove sono impiegati oltre 4000 dipendenti.
Esprimiamo pertanto totale solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’IBM e sosteniamo la mobilitazione del 23 maggio, l’IBM Action Day, che vedrà coinvolti i dipendenti del gruppo transnazionale a livello internazionale.
Chiediamo che tutti i Gruppi consiliari e la Giunta regionale prendano chiaramente posizione e pretendano dall’IBM l’apertura di un confronto e la rinuncia ad ogni azione unilaterale.
Comunicato stampa di Mario Agostinelli, Luciano Muhlbauer e Osvaldo Squassina