Articolo di Luciano Muhlbauer (Prc), B. Storti (PdCI) e A. Squassina (Sd), pubblicato su il Manifesto del 18 genn. 2008 (pag. Milano)
Forse è per i troppi anni passati alla guida della Regione, forse è per la concezione privatistica della cosa pubblica che ha sempre contraddistinto Formigoni, ma quanto sta accadendo in queste ore negli uffici regionali è di una gravità inaudita.
Infatti, con una comunicazione interna, indirizzata a tutti i dirigenti dell’amministrazione e degli enti strumentali, il segretario generale, Sanese, su indicazione del Presidente Formigoni, invita formalmente a firmare e a far firmare ai lavoratori un appello pubblico di solidarietà al Papa e di condanna delle critiche alla sua presenza all’Università La Sapienza di Roma.
Beninteso, non contestiamo il diritto di chiunque, qualsiasi sia il suo luogo di lavoro, di esprimere liberamente la sua opinione e di invitare altri a sostenere le sue tesi. E non ci interessa nemmeno, in questa sede, entrare nel merito delle tante, troppe strumentalizzazioni della vicenda romana.
Quello che invece non solo contestiamo, ma riteniamo un vero e proprio abuso istituzionale, è che un Presidente di Regione utilizzi la pubblica amministrazione per fare propaganda politica e che eserciti pressioni sul personale, la cui indipendenza è garanzia per i cittadini, perché sottoscriva i suoi appelli.
Invitiamo i dirigenti regionali ad astenersi da ogni forma di pressione e proselitismo politico nei confronti dei lavoratori e chiediamo al Presidente Formigoni di sospendere immediatamente questa campagna interna. Cl sarà pure cosa sua, ma la Regione è di tutti e tutte.
Allo stesso tempo, esprimiamo la nostra totale contrarietà alla decisione della Giunta Formigoni di portare il gonfalone della Regione Lombardia al meeting organizzato dalla gerarchia ecclesiastica domenica prossima in piazza San Pietro, a Roma.
Nessun commento trovato.