Da tempo non si sente più parlare del Cpt di via Corelli. Quasi quasi sembrava che quel luogo di detenzione per immigrati non esistesse più o che si fosse trasformato in qualcosa d’altro. Invece no, tutto come prima e non appena cala l’attenzione pubblica si ripresentano fatti che sfidano lo stato di diritto e il più elementare buon senso.
Ebbene sì, perché in questo momento si trova rinchiusa in via Corelli e rischia l’espulsione una donna, cittadina delle Seychelles, già in possesso di regolare permesso di soggiorno e coniugata con un cittadino italiano. Cioè, secondo la legge, non potrebbe essere privata della sua libertà personale e tanto meno espulsa. Ma non basta, perché la signora è anche madre di tre figli minorenni, frequentanti regolarmente la scuola italiana, che ora rischiano a loro volta l’espulsione coatta dall’Italia.
Come tutto questo sia potuto accadere è ancora un mezzo mistero, che andrà chiarito in tempi brevi e certi. Comunque sia, in questo momento l’europarlamentare Vittorio Agnoletto si trova all’interno del Cpt di via Corelli, insieme agli avvocati della signora, ed è già stata contattata la Prefettura. Eppure, a quanto pare la situazione non si sblocca. Anzi, si parla di tempo necessario, forse giorni, per accertare se la donna sia coniugata o meno, nonostante gli avvocati avessero tutto in mano e inviato alle autorità competenti.
Chiediamo che venga immediatamente posto fine alla detenzione illegale della signora e che venga sospeso ogni provvedimento di espulsione nei suoi confronti e dei suoi figli minorenni.
Continuiamo ad essere convinti che i Cpt vadano chiusi, perché inumani e inutili. Ma nel frattempo pretendiamo che si rispetti almeno la legge. E questo va fatto subito e non tra qualche giorno.