Oggi il Parlamento Europeo ha approvato la cosiddetta direttiva rimpatri, contenente norme e procedure per il “rimpatrio di cittadini di paesi terzi soggiornanti illegalmente”, con 369 voti a favore, 106 astensioni e 197 voti contrari. Nessun emendamento è stato accolto e a nulla sono servite le tante critiche avanzate negli ultimi giorni da più parti.
Così, d’ora in poi i governi della democratica Europa potranno imprigionare nei centri di permanenza temporanea gli immigrati irregolari fino ad un massimo di 18 mesi e le espulsioni coatte potranno avvenire anche verso paesi diversi da quello di appartenenza (tipo nei lager libici, tanto per intenderci). E tutto questo non vale soltanto per gli adulti, ma anche per i minori, sia accompagnati che non. (per leggere il testo integrale della direttiva vai sul sito dell’europarlamento: www.europarl.europa.eu))
Con il voto odierno l’Europa archivia un pezzo fondamentale della sua storia recente e della sua civiltà democratica, cedendo pericolosamente al vento xenofobo che spira in tutta il continente. Ed è triste, anche se non sorprendente, dover constatare che gli europarlamentari del Partito Democratico non abbiano trovato nulla di meglio che astenersi…!