Si avvicina la seduta straordinaria del Consiglio regionale di domani, dedicata all’edilizia pubblica e alla legge regionale sui canoni, e si moltiplicano notizie e indiscrezioni, elargite alla stampa dall’Aler di Milano, che denunciano macroscopici abusi da parte di alcuni inquilini delle case popolari, da chi possiede due appartamenti in Costa Smeralda fino a quel tale che ha 500mila euro depositati in banca.
Il ritornello che segue è sempre lo stesso: protestano per un aumento irrisorio degli affitti, ma in realtà sono solo dei finti poveri. E così, come per magia, la luce dei riflettori puntata su pochi fa sparire tutti gli altri. Cioè, quelle migliaia di cittadini che per condizione economica non erano riusciti ad accedere alla casa sul mercato privato e che ora subiscono un rialzo iniquo e sproporzionato dell’affitto, tale da metterli spesso in gravi difficoltà.
Insomma, è netta la sensazione che qualcuno cerchi di fare il furbo per evitare di affrontare il problema vero, cioè che la legge regionale 27 non soltanto è ingiusta, ma anche fallimentare. Infatti, la legge - e dunque l’aumento dei canoni d’affitto - è entrata in vigore il 1° gennaio scorso, ma allo stato attuale soltanto le Aler la stanno applicando, mentre i Comuni, sia di centrosinistra che di centrodestra, continuano a ignorarla.
A tutto questo va aggiunto che, da allora, la Giunta regionale non è ancora in grado di presentare il quadro degli impatti economici della nuova norma. In altre parole, al di là della propaganda ufficiale che afferma che l’aumento non provoca difficoltà agli inquilini, non esiste uno straccio di dato reale che riesca a sostenere tale tesi.
Così, all’iniquità palese della legge e alle numerose proteste di inquilini, sindacati ed enti locali si aggiunge pure il caos. È tutto questo che si cerca di oscurare con qualche bolla mediatica, che esibisce i risultati di controlli che l’Aler si era evidentemente dimenticata di fare negli anni precedenti.
Ci auguriamo vivamente che il governo regionale non voglia seguire questa strada anche domani e che colga invece l’opportunità del Consiglio straordinario per un atto di responsabilità. Cioè, sospenda immediatamente l’applicazione della legge n. 27 e riapra il confronto in Consiglio, al fine di apportare alla legge le necessarie modifiche.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui sotto puoi scaricare l’Ordine del Giorno, sottoscritto da Muhlbauer (Prc), Cipriano (Sd), Monguzzi (Verdi), squassino O. (Prc), Agostinelli (Prc) e Squassino A. (Sd), per la seduta straordinaria del Consiglio di domani.
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