Chi sostiene che la pubblica amministrazione sia lenta evidentemente non conosce la vicenda della “Cascina Valcarenga” di Crema, area sulla quale la Fondazione Charis intende costruire un polo scolastico privato. Nel caso in questione, anzi, Regione Lombardia rischia di stabilire il nuovo record mondiale dell’efficienza. Ma cominciamo dall’inizio, cioè dal 26 marzo scorso, quando il Sindaco di Crema, il forzista Bruno Bruttomesso, manda un fax a Regione Lombardia in cui segnala due interventi di edilizia scolastica in scuole non statali, secondo lui meritevoli di ricevere contributi regionali.
Dopo soli due giorni, il 28 marzo mattina, i rappresentanti di Regione Lombardia, Comune di Crema e Fondazione Charis sono già seduti attorno un tavolo e firmano un protocollo d’intesa che prevede la partecipazione della Regione al finanziamento del nuovo edificio scolastico con 4,5 milioni di euro, su una spesa totale di 14 milioni. Molto efficiente si dimostra intanto anche la Giunta comunale, che non solo si assume l’onere di fungere da ente attuatore, ma ratifica il protocollo nella stessa giornata. Altri 12 giorni più tardi, cioè il 9 aprile, la Giunta regionale approva la delibera n. 7030, relativa a tutti gli interventi e finanziamenti in Lombardia per il 2008 in materia di edilizia scolastica, che contiene anche la prima tranche, di un milione di euro, per il progetto della Fondazione Charis.
Ovviamente non si tratta dell’unico finanziamento pubblico per interventi di edilizia scolastica destinata ai privati. Sul totale di oltre 22 milioni stanziati da quella delibera, metà di provenienza statale, 2,9 milioni sono andati a 5 progetti non statali (a Milano, Como, Varese e ben due a Crema). Una “possibilità” introdotta nel 2006 da un voto a maggioranza del Consiglio regionale, che permette di utilizzare una quota fino al 25% dello stanziamento complessivo per interventi di “programmazione negoziata”, cioè una sorta di trattativa privata tra Regione, ente locale e privato.
Non ci stupisce naturalmente che la Giunta Formigoni faccia largo uso di questa “possibilità”, essendo nota e rivendicata la politica a favore della scuola privata, come peraltro dimostrano lo scandalo reiterato dei 46 milioni di euro annui per il “buono scuola” e la legge regionale n. 19/2007.
Tuttavia, qui c’è qualcosa di più. Anzitutto, nel 2008, per l’adeguamento strutturale delle scuole pubbliche di tutta la Provincia di Cremona sono stati stanziati soltanto 400mila euro, mentre per soli due istituti privati di Crema sono stati stanziati 1 milione per la “Cascina Valcarenga” e 150 mila per il “Paola di Rosa”. In secondo luogo, il progetto della Fondazione Charis è l’unico tra i cinque interventi a favore di privati che non consista in ristrutturazioni, bensì in una nuova costruzione. Infine, c’è la questione dei tempi ultraveloci, per nulla normali e abituali, che rendono estremamente arduo pensare che Regione Lombardia abbia verificato la sussistenza dei criteri per poter accedere ai contributi regionali.
Insomma, tanti soldi alla scuola privata e poca o nulla trasparenza. Chissà perché? Sarà perché la Fondazione Charis fa parte dell’impero di Comunione e Liberazione, esattamente come chi comanda in Regione? Oppure sarà perché l’assessore regionale forzista all’istruzione, nonché vicepresidente della Regione, abita a pochi chilometri da Crema? Comunque sia, a noi pare che in questa vicenda c’entrino poco le esigenze della scuola e molto invece le amicizie politiche.
Per questo oggi abbiamo depositato un’ interrogazione in Regione.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui sotto puoi scaricare il testo integrale dell’interrogazione
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