Il pacchetto di emendamenti al ddl sulla sicurezza presentato oggi dalla Lega Nord non è soltanto allarmante sotto il profilo democratico e un neanche troppo velato incitamento alla xenofobia, ma soprattutto rappresenta una vera e propria bomba ad orologeria contro la convivenza civile nelle nostre città e nel nostro Paese. Altro che “sicuri a casa propria”, come proclama la Lega. Qui si gioca al tanto peggio, tanto meglio, pur di raccattare consensi e poltrone per gli eterni imprenditori della paura in doppiopetto.
La tesi di fondo del pacchetto è, infatti, che gli immigrati, i diversi e la religione islamica costituiscano il problema illegalità e sicurezza in Italia. Ed ecco dunque che si presentano una serie di proposte legislative che vorrebbero sottoporre gli stranieri a un corpo normativo speciale, discriminante e per molti aspetti palesemente extra-costituzionale.
Il permesso di soggiorno a punti, i referendum comunali per le moschee e per i “campi nomadi” e le misure che intendono impedire a stranieri non in regola di accedere alla scuola, ai servizi sociali e persino all’assistenza sanitaria, per citare solo le principali proposte leghiste, sono tutti atti che mettono in discussione il principio fondante dello stato di diritto, cioè che la legge è uguale per tutti, e che, qualora applicati, produrrebbero conflitti urbani a non finire e la relegazione nell’invisibilità e nell’esclusione sociale di migliaia di persone, bambini compresi.
E soprattutto si indica, ancora una volta, l’immigrato come il nemico, il responsabile di tutti i guai della nazione. È l’immagine della guerra civile, del “noi” contro “loro”, tanto cara alla Lega. E poi magari si fa pure finta di stupirsi quando un giovane italiano dalla pelle nera viene sprangato a morte, alcuni vigili urbani picchiano selvaggiamente un altro nero o un gruppo di bulli di quartiere aggredisce un uomo perché cinese.
E chi se ne frega se così facendo non si risolve nemmeno mezzo problema, né si costruisce sicurezza, ma semmai il suo esatto opposto. Importante è trovare un capro espiatorio e parlare d’altro, specie in tempi di crisi economica e di tagli draconiani alla scuola pubblica, ai servizi pubblici e ai salari dei lavoratori.
Da parte nostra, l’opposizione a questa porcheria sarà totale e completa. Ma riteniamo anche che sia finito il tempo degli alibi per quanti finora hanno fatto finta di non vedere e capire. Per questo ci aspettiamo, anche da parte di esponenti della maggioranza di governo, delle parole chiare e degli atti conseguenti per impedire che il pacchetto leghista si possa tradurre in legge. Insomma, ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui sotto puoi scaricare i lanci di agenzie sugli emendamenti leghisti
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