Che direste se qualcuno vi raccontasse la storia di più di 150 dipendenti pubblici precettati in pieno orario di lavoro per partecipare a un’assemblea pubblica e fare la claque a un Ministro, paralizzando così per lunghe ore un intero settore amministrativo? Probabilmente pensereste a una vicenda ambientata in altri tempi o in altri luoghi. Invece no, perché il tempo è il nostro, il luogo è la Regione Lombardia e il Ministro sia chiama Gelmini.
Infatti, lunedì 13 ottobre si terrà al Pirellone l’assemblea pubblica intitolata La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca. Si parlerà di scuola, ovviamente, come ci informa il sottotitolo: “Racconti di esperienze educative in Regione Lombardia”. Organizza la Regione e interverranno il Presidente Formigoni e il Ministro Gelmini, oltre all’Assessore regionale all’istruzione, Rossoni, e al Ministro Bondi.
Fin qui nulla di sorprendente, poiché il centrodestra lombardo ci ha abituati da tempo alle iniziative a sostegno della sua visione della scuola, riassunta nella legge regionale n. 19 del 2007 e nei 46 milioni di euro di soldi pubblici dirottati ogni anno verso la scuola privata. Tuttavia, questa volta chi amministra la Regione non si è limitato a organizzare la solita iniziativa propagandistica, priva di voci contrastanti, ma ha fatto molto di più.
E così, a partire dal tardo pomeriggio di ieri i dipendenti dell’Assessorato Istruzione iniziavano a ricevere sul loro computer una nota, a firma della responsabile del personale della direzione generale, che recita: “il Direttore Generale chiede a tutti la partecipazione all’evento del prossimo 13 ottobre, … Segnalo l’utilità di essere in loco alle ore 9.00, per ovvie ragioni organizzative, e preciso che la partecipazione è da intendersi, a tutti gli effetti, quale attività di lavoro”.
In altre parole, abbandonate i vostri uffici, venite in assemblea e sarete regolarmente retribuiti. Difficile peraltro immaginarsi che i lavoratori così precettati oseranno contestare il Ministro. Mica sono lì per libera scelta, ma perché l’ha ordinato il principale.
Sarà che i tanti anni consecutivi alla guida della Regione Lombardia hanno fatto perdere di vista delle sciocchezzuole come la distinzione tra privato e pubblico, tra partiti politici e istituzioni. Oppure sarà che la crescente impopolarità del taglio di 8 miliardi di euro e di 150mila posti di lavoro nella scuola pubblica ha fatto crescere il nervosismo. Comunque sia, coloro che hanno deciso, a spese dei contribuenti, di trasformare dei lavoratori e funzionari pubblici in una claque e di interrompere un pubblico servizio, sono in piena illegalità.
Pretendiamo pertanto che il Presidente Formigoni e l’Assessore Rossoni revochino immediatamente questo ordine di servizio, che rappresenta un autentico abuso, e chiariscano di chi sono le responsabilità.
Ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno ricevuto la missiva del Direttore Generale esprimiamo la nostra solidarietà. Conosciamo per esperienza il loro impegno e la loro professionalità e non si meritano di essere ridotti a uditorio plaudente.
Al Ministro Gelmini, infine, auguriamo una platea libera, non artificiosa, che le faccia sentire anche le voci di quei tanti che non sono d’accordo con lei. In fondo, questa è la democrazia.
Ai colleghi e colleghe abbiamo già detto che non sono tenuti ad andare, con un tempestivo comunicato sindacale, ma visto che la Gelmini ci tiene a fare il bagno di folla, già che ci siamo accontentiamola. Perché non organizzare un presidio per farle sapere cosa può farsene della sua "riforma" della scuola?
A me sembra una buona idea , è il minimo che possiamo e dobbiamo fare .Provare a coinvolgere più persone possibili .. problema di orario ??In giornata gli insegnanti sono a scuola e i genitori lavorano..La Gelmini ci sarà in mattinata ??Fate sapere se c'è un presidio !
Cari amici, essendo evento organizzato dalla d.g. Istruzione Formazione e Lavoro, dipendenti e consulenti sono stati informati ed invitati. Cosa normale e civile. Ho ricevuto l'invito del DG, ma ho valutato liberamente che ero più utile in ufficio. Se qualcuno non ha recepito la lettera come un libero invito ma come un diktat del potere, la colpa secondo me è solo della mentalità vetero-bolscevica classista che certi partiti continuano a diffondere nel paese, con la complicità di certi sindacati.
Interessante l'argomentazione del Sig. Jacopo Brioschi (???)... direi che come "libero invito" molto "normale e civile" e per giunta PAGATO come prestazione lavorativa... non c'è male... mi chiedo perchè non vengano allora invitati tutti i dipendenti della DG trasporti e mobilità quando si innaugura per esempio un nuovo collegamento stradale o ferroviario.. naturalmente pagato come prestazione lavorativa...
di
Alessandro
(inviato il 22/10/2008 @ 12:06:19)
# 7
Carissimi tutti, il problema principale non è questo. il problema è la politica e i sindacati, loro sì che sono pagati per nulla fare se non la bella vita con i soldi di noi contribuenti!
di
Libero
(inviato il 11/12/2008 @ 17:47:44)
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