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PENDOLARI: VOGLIONO SOPPRIMERE 30 FERMATE A RHO. E L'ASSESSORE CATTANEO MENTE PURE
PENDOLARI: VOGLIONO SOPPRIMERE 30 FERMATE A RHO. E L'ASSESSORE CATTANEO MENTE PURE
di lucmu (del 11/06/2009, in Infrastrutture&Trasporti, linkato 1022 volte)
L'Assessore regionale ai trasporti, Raffaele Cattaneo, la smetta di giocare allo scaricabarile e intervenga invece con urgenza per impedire la soppressione, a partire dal 14 giugno, della fermata di Rho per 30 treni della linea interregionale Torino-Milano. Un fatto che comporterebbe un danno grave e gratuito per migliaia di pendolari.
Un'assunzione di responsabilità vera da parte di Regione Lombardia è più che doverosa, visto che tale soppressione era stata decisa, contrariamente a quanto dichiarato alla stampa da Cattaneo, con l'assenso di Regione Lombardia.
Infatti, la proposta di Trenitalia Piemonte di sopprimere, in via sperimentale, le fermate di Rho e di spostarle alla stazione della Fiera, era stata discussa in una riunione del 18 marzo scorso, che si svolse presso l'Assessorato ai Trasporti della Regione Lombardia, presenti i rappresentanti del Piemonte e della Lombardia. Ci risulta fosse assente, invece, il Comune di Rho, anche se non sappiamo se perché non invitato o per scelta.
Ebbene, gli uomini di Cattaneo non espressero alcuna contrarietà alla proposta di soppressione, né in tale riunione - come conferma la nota della Regione Piemonte del 19 marzo, che diede il via libera alla soppressione -, né successivamente. Il primo e unico atto di dissenso da parte di Cattaneo sarebbe infatti arrivato soltanto molto più tardi, con una lettera al collega assessore piemontese, Daniele Borioli, datata 20 maggio e pervenuta alla Regione Piemonte il 26 maggio.
Insomma, il "disaccordo" di Cattaneo, espresso quando il nuovo orario estivo era già in corso di stampa e cominciavano a levarsi le prime proteste dei pendolari, non è soltanto tardivo, ma anche piuttosto strumentale.
Beninteso: tutti possiamo sbagliare, dunque anche l'Assessorato regionale ai trasporti. Ma inaccettabile è che si neghi l'errore tentando di scaricare le proprie responsabilità su altri e che si pensi persino di cavarsela con una letterina dell'ultimo minuto.
Se questo è l'approccio, i pendolari possono stare freschi. Noi pensiamo invece che chi ha commesso l'errore debba essere il primo a preoccuparsi di trovare il rimedio. Ecco perché chiediamo all'Assessore regionale di intervenire immediatamente presso il suo collega piemontese e Trenitalia, al fine di evitare ai pendolari - già sufficientemente tartassati da un servizio scadente - un'ulteriore via crucis.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
 
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