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DIVIETO ALCOL: MILANO STA DIVENTANDO LA CAPITALE DELL'IPOCRISIA
DIVIETO ALCOL: MILANO STA DIVENTANDO LA CAPITALE DELL'IPOCRISIA
di lucmu (del 21/07/2009, in Politica, linkato 1039 volte)
Milano si sta trasformando nella capitale dell’ipocrisia e mezzo mondo proclama felice di volerla seguire. C'è persino un consigliere regionale, Quadrini dell'Udc, che vorrebbe una legge regionale. Davvero impressionante come tutti quanti facciano finta di non sapere che il divieto introdotto dalla Moratti esista nel nostro paese già da tempo e pure con sanzioni più gravi.
Infatti, l’articolo 689 del codice penale punisce con l’arresto fino a un anno l’esercente che somministri bevande alcoliche a un minore di 16 anni. Esisteva ieri, esiste oggi ed esisterà domani.
Ma a Milano la politica dei divieti e delle proibizioni sta diventando una triste moda, anzi, sembra il leitmotiv di un’amministrazione ormai priva di idee e progetti per la città. E non importa nemmeno se i divieti sono inutili, inapplicabili e inapplicati.
Si sa, la memoria è corta, e così nessuno si ricorda più dell’imbroglio delle sei ordinanze-divieti del novembre scorso, con i quali vennero vietati e sanzionati comportamenti come fumarsi uno spinello in un luogo pubblico oppure “consumare nonché detenere (a scopo di verosimile immediato consumo) ogni genere di bevanda alcolica e superalcolica in contenitori di vetro o in latta” (non stiamo scherzando, è una citazione testuale).
A qualcuno risulta che qualcuno sia stato multato con 500 euro perché ha fumato uno spinello al parco oppure perché deteneva una lattina di birra? Ovviamente no, salvo forse qualche sfortunato incappato in una pattuglia di poliziotti locali che non sapevano che fare del loro tempo.
Insomma, l’ipocrisia al potere. Ci sarebbe da ridere, se non fosse che questa ondata di divieti, di cui non si intravede la fine, produce danni profondi nel tessuto della nostra città, specie nel rapporto con i giovani, ormai trattati come sorvegliati speciali e non come persone degne di attenzione.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
 
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# 1
Come di consueto, ci saranno sanzioni "a pioggia" nei primi mesi, tanto per dimostrare ai più ingenui che l'idea funziona, poi alla lunga i gestori dei locali e i rivenditori di alcolici cominceranno a fare pressioni e a lamentarsi. Facile prevedere che i Comuni chiuderanno un occhio, per le forze dell'ordine sarà più facile multare le auto degli avventori dei bar in divieto di sosta anzichè i quindicenni ubriachi, e tutto tornerà come prima, se non peggio.
E' accaduta la stessa cosa per la guida in stato di ebbrezza, l'uso del cellulare in auto, le biciclette sui marciapiedi, eccetera. Si annuncia sempre la "tolleranza zero", ma poi?
Tutti fanno a gara per promulgare nuove leggi, ma sarebbe più semplice impegnarsi seriamente a far rispettare quelle che ci sono già.
di  Stefano Banda  (inviato il 22/07/2009 @ 09:07:39)
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