CRISI: PAROLE CONTRO LE PROTESTE DEL PREFETTO LOMBARDI SONO INOPPORTUNE E SBAGLIATE
CRISI: PAROLE CONTRO LE PROTESTE DEL PREFETTO LOMBARDI SONO INOPPORTUNE E SBAGLIATE
di lucmu (del 16/09/2009, in Lavoro, linkato 921 volte)
Le parole rivolte oggi dal Prefetto Lombardi ai lavoratori delle aziende in crisi, cioè che “la protesta deve sostare” altrimenti non si tratta, sono inopportune e sbagliate. Così come è inopportuno e sbagliato che il tema delle crisi occupazionali sia stato affrontato dalla riunione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico di Milano.
Le proteste, anche quelle clamorose e rumorose, non possono essere considerate in nessun caso un problema di ordine pubblico. Tanto meno, sono un ostacolo alla ricerca di soluzioni. Anzi, le proteste di queste settimane e giorni esprimono non solo la determinazione di volersi battere per il proprio posto di lavoro, ma anche la stanchezza per il troppo tempo passato senza che si vedessero trattative o impegni istituzionali seri e convincenti.
Gli operai della Metalli Preziosi di Paderno non sono saliti sul tetto per un capriccio, ma dopo nove mesi di paziente presidio, passati peraltro senza nemmeno gli ammortizzatori sociali. Anche i lavoratori dell’Esab di Mesero erano arrivati sul tetto dopo tanto tempo e considerato che nemmeno quanto concordato ai tavoli di trattativa era stato rispettato. E cosa dire di quei lavoratori in mobilitazione, come quelli dell’ex-Eutelia, in ballo da lunghissimo tempo tra tavoli e promesse, ma senza stipendio da più di tre mesi? Oppure di quelli dei centri di ricerca di Cinisello e Cassina della Nokia Siemens Network, il cui lavoro rischia di saltare perché la multinazionale vuole delocalizzare, in spregio a precisi accordi firmati e al fatto che in Italia nonostante la crisi i telefonini si vendono benissimo?
La lista potrebbe proseguire a lungo, ma in fondo basterebbe richiamare alla memoria la vicenda dell’Innse, che il Prefetto Lombardi conosce benissimo. La sera del 15 settembre in Prefettura è stato firmato il positivo accordo sui macchinari, che finalmente estromette dalla vicenda lo speculatore Genta. E se alla fine si supererà anche lo scoglio dell’accordo con la proprietà del terreno, e dunque il nuovo proprietario Camozzi potrà ricominciare la produzione, il merito sarà esclusivamente della tenacia e della determinazione degli operai.
E allora chiediamo al Prefetto e a tutte le istituzioni di non imboccare la strada della criminalizzazione della protesta, di non vederla come un problema, bensì come uno stimolo e un’opportunità per fare finalmente quello che finora non si è voluto fare.
In realtà -più che sbagliate ed inopportune- le espressioni del Prefetto o l'intervento del Comitato Sicurezza sono la concretizzazione della politica autoritaria in atto verso i diritti sociali come verso quelli civili e la libertà d'informazione. Del resto la Gelmini afferma che gli insegnanti che protestano devono tacere, lasciare la scuola ..."e far politica". ciaomauro
Se il prefetto ha usato la parola sostare vorrei proprio capire cosa intende. Sostare significa che poi si riparte. E x quale motivo dovrebbero sostare? qui ci vogliono fatti nn parole signor Prefetto
di
emiliano sdl cinisello
(inviato il 16/09/2009 @ 17:24:48)
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