Esprimiamo la nostra solidarietà ai quasi 1.200 lavoratori e lavoratrici destinatari della procedura di mobilità, cioè dell’avviso di licenziamento, da parte della società Agile Srl. In particolare, esprimiamo il nostro pieno sostegno ai lavoratori di Pregnana Milanese, una delle sedi più colpite (237 esuberi su un totale di 430 dipendenti), che già stamattina hanno manifestato di fronte alla Prefettura di Milano.
Con l’avvio della procedura di mobilità, comunicata nella giornata di ieri a 1.192 dipendenti su un totale di 1.880, il management di Agile Srl conferma definitivamente di essere un interlocutore totalmente inaffidabile, protagonista di un’operazione truffaldina che in nessun caso può e deve essere ulteriormente avallata dalle istituzioni.
Pertanto, riteniamo sia giunto il momento che il Governo nazionale si assuma la responsabilità di un intervento diretto e forte, compreso il ricorso all’amministrazione straordinaria, con il fine di trovare una soluzione imprenditoriale alternativa.
Per muoversi in questa direzione, anche il governo regionale lombardo ha il dovere di uscire dal suo immobilismo e farsi carico di concorrere, insieme al governo nazionale, a una soluzione che garantisca continuità produttiva ed occupazionale.
Continuare sulla strada finora perseguita porterebbe soltanto alla perdita insostenibile di un grande numero di posti di lavoro, nonché di un patrimonio professionale prezioso.
Agile Srl non è mai stata una società interessata a lavorare, nonostante disponga tuttora di numerosi appalti da parte della pubblica amministrazione. Anzi, è stata sin dall’inizio soltanto una “bad company”, formata con lo scopo di acquisire e smantellare le attività IT di Eutelia. Infatti, Agile Srl è una finzione, poiché è controllata al 100% dalla stessa Eutelia Spa, cioè dalla solita famiglia Landi, già inquisita per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e falso in bilancio per una cifra che secondo gli inquirenti è di circa 41 milioni di euro.
Non a caso, il primo atto di Agile Srl, una volta diventata la “nuova” proprietaria, era stato quello di sospendere l’erogazione degli stipendi ai lavoratori. E ieri era proprio il giorno in cui doveva pagare finalmente gli stipendi fermi a luglio. Invece sono arrivate le lettere di licenziamento. Ci pare che questi fatti spieghino meglio di ogni discorso perché occorre cambiare decisamente registro nei confronti di certi signori, che evidentemente pensano di poter agire in assoluta impunità.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui sotto puoi scaricare la comunicazione della procedura di mobilità con tutti i dettagli sede per sede
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