AMBIENTE: LA CAVA DI ARLUNO RISCHIA DI DEVASTARE I PARCHI. LA REGIONE BLOCCHI AMPLIAMENTO - PRESENTATA INTERPELLANZA
AMBIENTE: LA CAVA DI ARLUNO RISCHIA DI DEVASTARE I PARCHI. LA REGIONE BLOCCHI AMPLIAMENTO - PRESENTATA INTERPELLANZA
di lucmu (del 28/10/2009, in Territorio, linkato 1230 volte)
La cava San Giuseppe di Arluno (Mi) potrebbe diventare strategica per le grandi opere che si vogliono realizzare in funzione di Expo 2015, se nei prossimi giorni Regione Lombardia dovesse dare parere favorevole dopo la Valutazione di Impatto Ambientale in relazione al progetto presentato dalla società “Inerti Ecoter Sga”.
Ma, soprattutto, ci sarebbe un impatto ambientale devastante, visto che la cava si trova in un’area agricola a ridosso dell’Oasi WWF di Vanzago e all’interno del Parco del Roccolo.
Infatti, il progetto prevede non solo un ingente aumento dell’attività estrattiva fino al 2015, ma anche il potenziamento dell’impianto di lavorazione degli inerti, la costruzione di un nuovo impianto per il recupero e la lavorazione dei materiali provenienti da demolizioni edili, nonché la costruzione di un impianto di produzione di conglomerati bituminosi.
E tutto ciò avverrebbe nel nome dello slogan “nutrire il pianeta, energia per la vita”, con cui si mostra la faccia bella della “città vetrina” di Expo 2015, mentre nel “retrobottega” si distruggono i parchi e le aree agricole.
Sono proprio i seri rischi per l’ecosistema che hanno motivato l’opposizione e i pareri negativi, non soltanto da parte dell’Oasi e del Parco, ma anche dei Comuni di Vanzago e Arluno.
Ora sta alla Regione Lombardia dire l’ultima parola. E noi pensiamo che questa debba essere in sintonia con quelle già pronunciate dai cittadini e dagli enti del territorio interessato.
Per questo abbiamo depositato oggi un’interpellanza alla Giunta regionale, con la quale intendiamo sollecitarla a scegliere di stare dalla parte dei cittadini e del territorio, non dalla parte di un qualche interesse economico particolare.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui sotto puoi scaricare il testo dell’interpellanza