La scuola pubblica sta subendo il più vasto programma di tagli della storia repubblicana e capita pure che dei genitori debbano donare 40-50 euro perché nella scuola dei loro figli mancano i soldi per comprare la carta. E mentre tutto questo accade, in nome delle ristrettezze di bilancio e della crisi, cosa fa la Regione governata da 15 anni da Roberto Formigoni? Se ne frega e aumenta sempre di più il finanziamento pubblico alla scuola privata e distribuisce sussidi a chi guadagna anche 200mila euro e abita in case di lusso
Questa è, in estrema sintesi, la realtà che emerge dal Rapporto 2009 sul finanziamento pubblico alla scuola privata in Lombardia, elaborato dal Gruppo regionale di Rifondazione Comunista, sulla base di un’analisi dettagliata e rigorosa del database dell’Assessorato regionale all’Istruzione.
A guardare i numeri, infatti, al governo regionale non sembra importare molto dei destini della scuola pubblica, visto che nell’anno scolastico 2008/2009 ben l’80% dei fondi regionali per il diritto allo studio è stato destinato in via esclusiva agli studenti delle scuole private, frequentate però soltanto il 9% degli studenti.
E lo strumento principale di finanziamento della scuola privata è stato anche quest’anno, come nei sette precedenti, il buono scuola, nel frattempo ri-denominato “dote per la libertà di scelta”. Con questo buono sono stati girati alle scuole private ben 45 milioni nell’anno scolastico 2008/2009 e ne verranno girati oltre 50 milioni in quello 2009/2010. Complessivamente, dal 2001 ad oggi, sono stati così drenati quasi 400 milioni di euro dalle tasche dei contribuenti a quelle della lobby della scuola privata.
E pur di poter garantire questo finanziamento privilegiato alla scuola privata, gli uomini di Cl non si vergognano neanche di erogare, in piena crisi economica, un sussidio pubblico a persone che, bontà loro, non ne avrebbero nemmeno bisogno.
Infatti, per riuscire nel miracolo poco cristiano di elargire ai due terzi dei 98mila studenti delle private lombarde un sussidio regionale, il governo Formigoni-Lega ha truccato le regole del gioco. Cioè, mentre i genitori degli studenti della scuola pubblica devono esibire il certificato Isee –il riccometro- per poter accedere a un piccolo contributo, i richiedenti il buono scuola godono di un meccanismo inventato ad hoc per loro, denominato “indicatore reddituale”, dove i limiti di reddito sono molto più tolleranti e, soprattutto, dove non si deve dichiarare la propria situazione patrimoniale, sia mobiliare, che immobiliare.
E il risultato di questo trucco è tanto stupefacente, quanto indecente, considerato che oltre 4mila beneficiari del buono scuola dichiarano al fisco addirittura un reddito tra 100mila e 200mila euro annui oppure che altri risultano residenti nella zone più prestigiose e costose delle nostre città, come per esempio Galleria Vittorio Emanuele o via Manzoni a Milano.
Insomma, lo scandalo che da anni denunciamo, cioè gli sfacciati privilegi della lobby della scuola privata, non solo si rinnova, ma si aggrava, perché il flusso di denaro pubblico alla scuola privata si intensifica proprio nel momento in cui il Governo sta portando l’attacco più pesante alla scuola pubblica, sostenendo che non ci sarebbero più soldi per nessuno.
Il nostro dossier rappresenta l’unico rapporto di minoranza sull’argomento esistente in Lombardia e mostra quello che il Pirellone vuole invece nascondere. E faremo di tutto per diffonderlo, perché i cittadini lombardi, anzitutto quelli che non la pensano come noi, possano sapere. Poi, ognuno tragga le sue conclusioni.
Da parte nostra, annunciamo sin d’ora che in occasione della discussione del bilancio regionale, il 15 e 16 dicembre prossimi, riproporremo il problema dell’abolizione dei privilegi della scuola privata. E auspichiamo di non essere gli unici.
CLICCANDO SULL’ICONA QUI SOTTO PUOI SCARICARE IL RAPPORTO IN FORMATO PDF.
Se invece vuoi la versione cartacea (finché disponibile) e/o ti interessa organizzare iniziative, allora telefona al Gruppo del Prc: 02.67482288.
La distribuzione e l’utilizzo del dossier sono assolutamente liberi e chiediamo soltanto di citare la fonte.
Grazie per il Vostro lavoro. Speriamo di riuscire almeno a far riflettore qualcuno dei tanti che ritengono tutte queste cose solo notizie falsate e faziose.
Questo documento dovrebbe circolare in tutte le scuole di Milano per far capire che il privato tanto decantato da Formigoni è in realtà finanziare con soldi pubblici i suoi amici. Grazie del vostro impegno profuso anche in questo ambito.
E' necessario mobilitare tutti i circoli del PRC della Lombardia, per organizzare una capillare diffusione di questo documento. Ciao Luciano, e grazie a te ed a tutti i compagni.
Dal figlio di un federale fascista condannato in contumacia per aver fatto fucilare partigiani, anche se oggi si nasconde dietro il crocifisso, cosa si può pretendere. Comunque continuare a dargli addosso è il minimo.
Ma non si può intraprendere un'azione collettiva per sottrazione scriteriata di fondi alla scuola pubblica, soprattutto in questo periodo di grave crisi e di tagli? Ma soprattutto, è possibile che non si possa far valere di fronte alla Corte costituzionale l'art. 33 Costituzione che stabilisce che l'istituzione di scuole private debba aver luogo senza oneri per lo Stato?
Ieri ho visto presadiretta sui tagli alla scuola - pubblica - e i soldi dati dalle amministrazioni locali (Lombardia) alle private. E' UNO SCANDALO! A Milano, nelle scuole, mancano i pennarelli ma la Regione di Formigoni finanzia le scuole private. Per me occorre procedere in punto di diritto: la legge della Lombardia e' INCOSTITUZIONALE! Le scuole private si sostengano coi soldi delle rette, non con quelli dei contribuenti.
Anche io ho visto ieri presa diretta. Ho persino scritto una mail per esprimere i miei ringraziamenti , ma penso ci sia una necessità e un dovere da parte vostra: ARRIVARE AL GRANDE PUBBLICO!!!!!!. Non si possono relegare queste trasmissioni in seconda serata e intanto i più continuano a bendarsi gli occhi, ad illudersi che tutto va bene,quasi beffeggiando quei pochi che da tempo hanno intuito che si va verso la deriva.
Vorrei aggiungere. questo documento non deve circolare solo nelle scuole lombarde, ma in quelle di TUTTA ITALIA. Ieri in un'intevista una preside quasi copiaciuta parlava di queste scuole frequentate dai ragazzi della media borghesia che avrebbero dovuto diventare la nuova classe dirigente. Ecco vedete sono convinta che ci sono tantissimi italiani che continuano a pensare _tanto io me la cavo_ quando in realtà i giochi sono già fatti. FORZA PIU' CORAGGIO.
i messaggi che arrivano, con la giusta rabbia, dopo la trasmissione di Presa Diretta fanno capire perché fatichiamo così tanto con i mass-media lombardi. Vi faccio un esempio: un anno fa, altro dossier, altra denuncia, il Tgr Lombardia della Rai registra il servizio, ma non va in onda. Spiegazione: l'assessore non ha voluto rilasciare dichiarazioni... Quindi niente servizio! Quest’anno? Non sono nemmeno venuti a registrare il servizio... Il potere di Formigoni è molto forte sui mass-media (Presa Diretta sta a Roma e lì non ci arriva sempre). Quest'anno, qui in Lombardia, gli unici mass-media che hanno parlato della nostra denuncia sono: Radio Popolare, Il Manifesto e Liberazione... Nemmeno Repubblica era interessata, eppure le avevamo dato tutto in anteprima... Ecco perché occorre diffonderlo dal basso! Grazie comunque a Presa Diretta, che non ha ancora piegato la testa. Luciano Muhlbauer
PURTROPPO,PER CHI LAVORA NELL'AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA STATALE QUESTA E' UNA REALTA' NOTA. IN QUESTA ITALIA DEGLI SPRECHI INFINITI, LE SCUOLE PER COMPRARE ANCHE IL MATERIALE PIU' NECESSARIO DEVONO INVENTARSI DI TUTTO (FESTE/TOMBOLE/INIZIATIVE DI OGNI SORTA) PER RACCOGLIERE 4 SOLDI. PECCATO CHE NON INTERESSI A NESSUNO, I POLITICI DI SINISTRA FANNO FINTA DI NON SAPERE, I GENITORI PENSANO CHE SI ESAGERI E QUESTO GOVERNO SGUAZZA IN TUTTO QUESTO, FACENDO I SUOI INTERESSI
Almeno usiamo la terminologia legislativa corretta: le scuole si chiamano paritarie e non private! Che venga assegnato un buono a fronte di una retta onerosa che una famiglia deve pagare per essere libera di sceglierle, non lo trovo per nulla scandaloso. Trovo semmai scandaloso che ancora oggi, in Italia, non si possa scegliere come e dove affidare l'educazione dei propri figli. Certo che non è raffrontabile il buono scuola con quanto dato agli alunni di scuola statale. Ma perchè a questi è già pagato un servizio, o forse pagano la gestione della scuola? Insomma... come si può mettere sullo stesso piano mele e pere??? Confrontiamo dati, ma siamo precisi nel confronto per favore. Ad esempio: mi dite a fronte del finanziamento complessivo dato alle paritarie quanto è il finanziamento complessivo dello stato verso la scuola gestita direttamente da esso? Perchè solo così si possono raffrontare i dati. Se ci importasse il
Se ci importasse il bene dei ragazzi penseremmo a migliorare la qualità delle nostre scuole, di tutte le scuole. Non faremmo queste guerre strumentali. Ma evidentemente stanno più a cuore vecchie ideologie, contrapposizioni del passato... e non si ha lo sguardo su realtà che invece, già oggi, si integrano (statali e non statali) pensando ad un solo unico scopo: l'educazione dei giovani. Peccato, perché così ci perde un solo soggetto: la scuola pubblica, statale e non statale. E se ci perde la scuola… ci perdono i ragazzi. Peccato davvero!
Rispondo a Stefania che ha tanto a cuore l'educazione dei ragazzi; nelle scuole pubbliche dei miei figli quest'anno ci hanno chiesto un contributo economico per coprire le spese di funzionamento ordinario, come vede abbiamo iniziato anche noi a pagare la gestione della scuola, peccato che avevamo scelto la scuola pubblica che dovrebbe essere gratuita. Per poi scoprire che le mie tasse vengono girate alla scuola privata. Sarebbe come se andassi in ospedale perchè sto male e mi dicessero che non possono curarmi perchè non hanno soldi per l'acquisto delle medicine perchè hanno finanziato le cliniche private. Lei non si rende conto della realtà della scuola pubblica dove sta venendo a mancare il minimo necessario per lo svolgimento delle attività. Non mi può parlare di libertà di scelta privando bambini e ragazzi, per lo più poveri, di un diritto fondamentale che è quello dell'istruzione! Perchè è questo quel
Perchè è questo quello che sta succedendo. Per non parlare dei ragazzi disabili che le scuole pubbliche, per fortuna, sono "costrette" ad accogliere mentre le paritarie (la parità dovrebbe essere nei diritti ma anche nei doveri)spesso rifiutano. Mi creda, non è questione di ideologie o guerre strumentali, basta guardare la realtà. Chi scrive ha molto a cuore l'educazione dei giovani, e , soprattutto , parlo con cognizione visto che nella scuola paritaria ho lavorato per tanti anni e ora insegno in una scuola pubblica e sto assistendo giorno per giorno alla sua rovina.
"mi dite a fronte del finanziamento complessivo dato alle paritarie quanto è il finanziamento complessivo dello stato verso la scuola gestita direttamente da esso": ti rispondo io visto che forse non sono stati chiari: fondi di provenienza statale 25.720.020.00 fondi di provenienza regionale: 51.460.904.29 comunque cara stefania da questo sito ti puoi scaricare un intero documento di 30 pagine che ti spiega tutto quello che vuoi sapere LEGGILO
di
diego
(inviato il 01/03/2010 @ 00:20:50)
# 26
di quei 76 milioni di euro soltanto 24 vanno alla scuola pubblica
di
diego
(inviato il 01/03/2010 @ 00:24:28)
# 27
In che modo potrei fare un rapporto simile per l'Emilia Romagna? Ovvero dove reperire i dati? grazie Paola
Cara Paola, se hai letto il dossier hai capito che i dati da reperire sono quelli relativi alle erogazioni effettive fatte dalla Regione, con tutti i dati annessi. A quei dati non può accedere un cittadino "normale", perché sono sensibili. Un legislatore regionale (cioè un consigliere) invece sì, nel quadro del suo diritto (e dovere, aggiungo) di controllo dell'operato del governo e dell'amministrazione regionale. In altre parole, devi prima di tutto reperire un consigliere regionale dell'E.R. disponibile a fare il lavoro. So che non è facile o scontato. In Lombardia ci sono 80 consiglieri regionali, eppure questo lavoro in questi anni l'abbiamo fatto soltanto noi....
se fate un piccolo calcolo matematico, scoprirete che allo Stato "conviene" finanziare le scuole paritarie (confessionali o non confessionali, qualunque esse siani). Se un ragazzo dovesse andare in una scuola pubblica lo Stato dovrebbe pagare molto di più rispetto a sostenerlo con gli incentivi in una scuola privata. Questo vuol dire NON AVERE ONERI. tra l'altro la scuola pubblica ha finanziamenti ulteriori per il sostegno ai diversamente abili, la scuola paritaria NO ( pur volendo spesso non riesce ad accogliere chi ha bisogno di sostegno!).
Ripeto: anche se si danno dei contributi (volontari sempre e mai obbligatori) alla scuola pubblica statale, non si tratta di pagarne l'istruzione (che è sì gratuita, suvvia!), la cifra infatti sarebbe ben diversa! Cosa si chiede ancora spesso nella scuola statale? Scottex? Carta igienica? Fogli? Vediamo però anche gli sprechi per favore ed educhiamo i figli al rispetto delle cose altrui, ovvero anche loro. Quanti rotoli interi sono gettati nei wc per renderli inagibili o quanti fogli non sono mai usati sul retro, ad esempio!Ho tre figli e tutti e tre frequentano la scuola pubblica statale, so bene quindi di cosa parlo, ma so anche bene cosa vuol dire seminare disinformazione e usare numeri per strumentalizzare. Ho ben letto il rapporto, per questo ripeto: si confrontano dati tra loro diversi! Questa non è vera informazione, nè una vera inchiesta giornalistica.
Egr. Sig. Luciano Muhlbauer lavoro e gestisco una scuola paritaria, ma condivido la sua preoccupazione seppure in parte. Apprezzo tanto lavoro di tante scuole statali ma anche quello di molte scuole paritarie. Io credo dovremmo, scrivo dovremmo, non dovrebbe, imparare ad affrontare tale questione con meno pressupposti ideologici perché riguarda il bene dei nostri figli, quindi del futuro. Ma siamo in Italia e affrontare un qualsiasi tema con onestà intellettuale e civile è difficile. Grazie per lo spazio concessomi, buon lavoro. p. Giannicola SIMONE, Lodi
blasonati se volete mandare i figli al grandhotel delle scuole pagatevele voi che avete i soldi, altro che paritarie i nostri figli vanno in scquole disastrate. e allora la parita' dovè? cè solo per i vostri figli e per i figli dei poveri calci nel sedere. se ti stanno cosi a cuore i ragazzi vai a vedere come sono conciati i ragazzi nelle pubbliche e poi mi dici se cè spazzio per dare finanziamenti anche a voi. io credo che per il momento non si possa prima bisogna sistemare le pubbliche
scuole private prendono i soldi delle rette e quindi la loro è una attivita' commerciale anche se legata all'istruzione, se non riescono ad andare avanti che chiudano come fanno gli altri questo è libero mercato (i soldi pubblici si danno alle strutture pubbliche) o andiamo avanti anche a fare la protezione civile spa
Ti ringrazio per quanto la tua analisi sia completa e di mio interesse. Mi vergogno a vivere in un paese dove le scuole pubbliche hanno enormi difficoltà a manternersi per pochi fondi e i professori sono pagati il meno possibile fra i colleghi di Germania Francia e Inghilterra. E POI OGGI COSA LEGGO? LE ULTIME, PAG. 23 CORSERA, bambini pane e acqua in una scuola di vicenza perchè i genitori non possono pagare la retta. VERGOGNA, e la mia regione riconosce a piu' di 280 famiglie con reddito fra i 180.000 e 200.000 euro un asssegno scuola. MI VERGOGNO!!!!!!!!
A me dispiace molto per i bambini,che purtroppo sono sempre le vittime, ma come possono due genitori che lavorano entrambi iscrivere il bambino a mensa e non pagare per diversi anni i pasti? Non voglio fare i conti in tasca a nessuno ma nella vita ci sono priorità che spesso abbiamo dimenticato (e speravo che questa crisi economica facesse ritrovare ma ne dubito...). ci scandalizziamo per questo episodio (ed è giusto) e non ci scandalizziamo per tutti gli sprechi che quotidianamente vediamo (in primis a scuola...). Mi sembra più una battaglia ideologica.
ti rispondo chiedendoti come possono punire chi non paga una merenda e soprassedere a un paese che ha la piu' alta evasione fiscale in europa..esistono diritti dell'infanzia...concordo che chi non paga e non adempie a regole in cui certifichi la mancanza di soldi vada informato e vada incontro a contravvenzioni ma fuori da una classe, non dentro, fra bambini. no grazie. questo è il mio pensiero
Sono scandalizzata dai provvedimenti presi dalla regione lombardia, riguardo alla penalizzazione della scuola pubblica e alla fraudolenta sponsorizzazione di quella privata. Ma sono anche convinta che la maggioranza della popolazione non sia a conoscenza di questi fatti, (non si spiegherebbe la rielezione di Formigoni). Questa sera alle 20.30 parteciperò ad una assemblea aperta alla cittadinanza presieduta dal prof. Piero Maffeis, presso il liceo Calini di Brescia che tratterà delle problematiche finanziarie delle scuole bresciane, nel corso della quale il comintato genitori del Liceo Calini si aspetta di affrontare argomenti come il debito dello stato verso la scuola pubblica, i tagli ai finanziamenti alla stessa e la destinazione dell'80% dei fondi per il diritto allo studio alla scuola privata da parte della regione lombardia.Spero che la partecipazione sia numerosa...
Vi ringrazio per aver sottolineato una tragica realtà di cui si parla troppo poco sui giornali. E' una vergogna che si voglia affossare la scuola pubblica che, con tutti i problemi che si porta dietro da decenni, riesce a offrire ancora professionalità ed eccellenza. Io scrivo dalla liguria dove sono stati chiesti ai genitori 2o euro per ogni figlio, dalla scuola materna in su, perchè per l'anno scolastico 2010-11 sono stati congelati i finanziamenti e il Circolo didattico necessita di 18.260,00 euro per spese di funzionamento. L'accettazione in via ufficiale di questo contributo crea un precedente, a mio avviso, gravissimo e pericoloso: se vorremo ancora la scuola pubblica dovremo pagarcela? e se non lo faremo avremo solo un parcheggio per i nostri figli? Sono d'accordo con la lettrice che proponeva un movimento di famiglie che chiedano il rispetto della Costituzione e il sostegno dell'istruzione pubblica. Grazie, Anita
“Il Consiglio di Stato accoglie le nostre posizioni”, ha scritto il ministero. Non è così vero.resimler La sentenza contiene critiche esplicite e pesanti al ministero, che dovrebbe garantire in tutte le scuole il cosiddettosikiş izle Insegnamento Alternativo e non lo fa. sikiş izle
Ne sapete niente del finaziamento pubblico, Euro 550.00,00 circa, pare per Decreto Miniseriale, ad una scuola privata di Vicenza di proprità e/o in cui é cointeressata la moglie di Bossi?????
Basta chiacchere bisogna raccogliere le firme e fare un referendum................Iniziate e ditemi dove devo venire a firmare, e' una vergogna e lo dico che volendo potrei mandare mia figlia in una scuola pubblica dato che io e mio marito abbiamo la fortuna di lavorare molto.............Ma visto le tasse che paghiamo voglio per mia figlia una scuola pubblica decente e chi vuole andare alla privata liberissimo ma non con i soldi delle mie tasse..........
Le Scuole sotto forma di impresa non dovrebbero esistere. Tuttavia vorrei sapere perchè quelle autogestite dai genitori costano 4-5 volte meno di quelle pubbliche.Perchè queste non possono essere incentivate?
ho la vaga idea che molti di voi dovrebbero andare a lezioni di democrazia nella vicina Francia. qualcuno di voi oserebbe forse affermare che l'ospedale san Raffaele o l'Humanitas non svolgono un servizio pubblico ma solo per lobby?? bene da domani, se siete coerenti, non usufruite dei loro servizi son il sistema sanitario nazionale, grazie! Io insegno in una scuola statale ma proprio perchè ho un altissimo senso dello Stato e di ciò che è pubblico difendo con tutta me stessala libertà di scelta. Volgiamo anche parlare dei 5000 euro che risparmia lo stato per ogni alunno in meno nella scuola statale e frequentante la scuola paritaria? Visto che siete bravi a fare i conti ...fateli bene!!!
volevo chiedervi se siete al corrente della legge di stabilità 220 sull'art.1 commaa 40 che parla di un fondo pari a 250milioni di euro di cui una parte ripartita per i libri di testo ecc. per essere fatta si devono attendere ancora i decreti dal consiglio dei ministri. Io sono una mamma con un figlio alla 1 media. troppi costi ho avuto per i libri ecc. ecc. sono con voi fatemi sapere qualcosa di piu'
Il potenziale pubblico in termini di strutture e professori è sotto utilizzato, quindi anche se gran parte degli studenti che oggi vanno alle paritarie (che comunque rimangono private, perché sono gestite da privati!) andassero nella pubblica, non ci sarebbe per lo Stato tutta questa paventata sovraspesa, ma, anzi, ci si guadagnerebbe per le economie di scala; solo che a molti piace fare i ragionamenti a metà.
di
renzo
(inviato il 05/05/2011 @ 23:22:15)
Disclaimer L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.