La notte scorsa, poco dopo le 23, dopo un’intera settimana passata al freddo, i tre studenti lavoratori del liceo civico serale Gandhi di Milano sono scesi dal tetto dell’istituto, ponendo così fine all’eclatante protesta contro l’insana e stupida volontà del Sindaco Moratti e dell’Assessore Moioli di sbarazzarsi delle scuole civiche comunali.
La decisione degli studenti lavoratori del Gandhi è maturata alla luce della sentenza del Consiglio di Stato (che puoi scaricare cliccando sull’icona in fondo a questo post), che ha dato ragione al Comune di Milano. Oggi, alle ore 18.00, davanti alla sede del liceo civico in piazza XXV Aprile, si terrà una conferenza stampa, dove i ragazzi e le ragazze esporranno le loro decisioni e i loro intenti.
Da parte nostra vogliamo anzitutto esprimere il nostro ringraziamento agli studenti lavoratori del “Gandhi”, perché la loro lunga mobilitazione, sostenuta anche da molti insegnati, non era e non è una battaglia che riguarda soltanto loro, bensì l’interesse generale.
Erano stati loro, nel lontano mese di settembre, a iniziare le proteste, perché pensavano che anche le persone che di giorno lavorano avessero il diritto di studiare e che, pertanto, l’unica scuola civica serale non andasse chiusa. E non si sono fatti scoraggiare nemmeno dalla palese sproporzione di forze, visto che sono stati costretti a fronteggiare l’arroganza e la cieca determinazione del più ricco e potente Comune del nostro paese.
Ora quella brutta sentenza del Consiglio di Stato, che i legali faranno bene a combattere nelle sedi opportune, dà ragione al Comune, con una formula ardita e pericolosa, poiché considera le scuole paritarie serali un semplice “servizio sociale”. Ma non risponde certo al quesito di fondo, che è di carattere politico e civile, cioè se il Comune di Milano faccia bene a disfarsi delle scuole civiche, oppure se esse vadano salvaguardate e sviluppate come una risorsa della città.
Noi siamo d’accordo con i ragazzi del Gandhi e riteniamo che Moratti e Moioli abbiano fatto malissimo a chiudere le classi serali e a voler eliminare le civiche. E pensiamo che abbiano fatto ancora peggio a muovere guerra contro un gruppo di studenti lavoratori che chiedevano semplicemente di poter studiare. E sappiamo, come sanno tutti, che molti milanesi ritengono che i ragazzi hanno ragione.
Ma allora è giunto il momento di battere un colpo, di far sentire la propria voce. Perché non si può continuare a delegare agli studenti lavoratori e ad alcuni insegnanti questa battaglia, sperando che loro risolvano un problema che è più generale.
Qualcuno si è già schierato, ma è troppo poco. Chiediamo quindi che tutte le forze sociali e politiche cittadine, che pensano che i lavoratori debbano poter studiare come tutti e che le scuole civiche siano un valore, di manifestarsi, di prendere delle iniziative e di aprire una battaglia politica contro l’idiozia di Moratti e Moioli.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui sotto puoi scaricare il testo originale della sentenza del Consiglio di Stato
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