Fa davvero impressione l’ottusità di uomini come il vicesindaco De Corato, che proprio non ce la fanno a trovare modi diversi dagli sgomberi, dalle minacce e dai divieti per rapportarsi a quelle parti della città che non sono come loro vorrebbero.
La parole del vicesindaco De Corato o del Presidente del Consiglio di Zona 6, Girtanner, anche lui di provenienza An, espresse in merito allo sgombero di Lab Zero, in Ripa di Porta Ticinese 83, sono semplicemente penose nella loro pochezza.
Secondo Girtanner, un vero signore, gli occupanti, in gran parte studenti, “erano paragonabili ai loro cani”, mentre De Corato si diletta nel suo sport preferito, cioè facendo la lista dei luoghi a lui politicamente sgraditi e dunque da eliminare militarmente in vista della campagna elettorale.
Quanto allo svolgimento dello sgombero di Lab Zero di questa mattina, c’è da evidenziare soltanto la teatralità politica dell’azione delle forze dell’ordine, intervenute con palese sproporzione di uomini e mezzi e con l’aggiunta di qualche inutile distruzione di cose all’interno dello stabile.
Insomma, siccome la premessa era che lì dentro c’erano dei soggetti pericolosi, allora bisognava pure giustificarla, mobilitando mezzo esercito. E visto che poi tutto si è svolto senza incidenti, essendo evidentemente i soggetti pericolosi un po’ meno pericolosi di quanto gridato ai quatto venti, allora a De Corato non è rimasto altro che la miseria di riesumare per l’ennesima volta la storia familiare di Valerio Ferrandi, che non c’entra nulla, ma che in cambio fa audience.
Detto diversamente, un’altra giornata da dimenticare nella grigia Milano del centrodestra, che oggi ha perso un altro spazio sociale.
Da parte nostra, continuiamo a batterci perché a Milano possano esistere e crescere gli spazi sociali, perché riteniamo che essi siano un sano antidoto contro la desertificazione culturale e sociale che tanto piace al Sindaco e al suo vice.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
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