De Corato sbaglia su tutta la linea. Così come ieri non c’è stata alcuna “fuga” dall’ospedale San Paolo, oggi non c’è alcun bisogno di buttare benzina sul fuoco, invocando show down drammatici in via Imbonati. Anzi, proprio oggi è il momento di sostenere il dialogo aperto tra rappresentanti degli immigrati che protestano, associazioni e Prefettura.
Riteniamo irresponsabile che amministratori pubblici propongano ricostruzioni fantasiose su quello che è avvenuto ieri all’ospedale San Paolo, soltanto per rendere più difficile e, forse, sabotare il confronto in atto in Prefettura.
Infatti, ieri non è successo assolutamente nulla che potesse assomigliare a una “fuga”. Nei confronti dell’immigrato ricoverato al pronto soccorso del San Paolo non vi era alcun provvedimento restrittivo da parte delle autorità competenti e la sua dimissione, secondo quanto ribadito dall’ospedale, è avvenuta rispettando tutte le procedure. Insomma, il tutto è avvenuto nel pieno rispetto della legalità.
Da parte nostra, confidiamo negli accertamenti che la magistratura eventualmente vorrà fare rispetto alla vicenda del San Paolo.
Rinnoviamo pertanto il nostro appello alle istituzioni di favorire e sostenere il confronto in atto, sottoposto a scossoni e tensioni ogniqualvolta si intravede un passo in avanti.
E non lo diciamo per buonismo, ma perché dovrebbe essere interesse condiviso, anzitutto da parte di chi occupa posizioni di responsabilità, accertare i casi di truffa nell’applicazione della sanatoria ed evitare che in via Imbonati qualcuno si faccia male.