Game over. Dopo una giornata convulsa e tesa, i neonazisti di Forza Nuova sono costretti a gettare la spugna. In serata i capi di Fn hanno annunciato che sabato pomeriggio in corso Buenos Aires non ci sarà alcuna inaugurazione e/o iniziativa. Si troveranno, invece, nella loro solita sede di piazza Aspromonte, in compagnia dei loro protettori del Pdl.
Un’indubbia vittoria degli antifascisti e delle antifasciste, ma fa riflettete che a Milano ci siano volute settimane di mobilitazioni e proteste, da parte di un fronte molto ampio, per ottenere quello che dovrebbe essere la cosa più normale del mondo in una repubblica nata dal sacrificio di chi aveva lottato per la liberazione dal nazifascismo.
Infatti, il problema non sono tanto i gruppuscoli di nazi e razzisti in sé, bensì il fatto che questi a Milano godano di appoggi e complicità consistenti nella destra di governo. Sostegni, favori, sedi e coperture vengono forniti da anni, in un crescendo preoccupante, in particolare dai settori ex-missini del Pdl, ma non solo. Lì sta il problema da affrontare e lì sta la fotografia del piano inclinato sul quale ci troviamo.
Abbiamo impedito ancora una volta che si consumasse un’offesa e una provocazione. Il ringraziamento va a tutti quelli e tutte quelle, nessuno/a escluso/a, che in queste settimane si sono mossi, rumorosamente o in silenzio, per salvaguardare la memoria e la dignità della nostra città, anche se sappiamo che molto resta ancora da fare.
Sabato, 18 dicembre, comunque, ci troviamo alle 14.30 in piazza Oberdan, per il presidio antifascista e per ribadire che i fascisti, i nazisti e i razzisti non possono avere cittadinanza a Milano.
Bene, ci vediamo oggi al presidio. Però, attenzione: cfr. "Repubblica" di oggi cronaca milanese: Forza Nuova ci fa la bella figura di ritirarsi nella sede di Piazza Aspromonte ma "non riconsegnerà le chiavi" e comunque, dice Simini, assessore ai Lavori Pubblici, un'altra sede, da qualche altra parte, se la merita (e la promessa è stata "fatta ieri informalmente" da Palazzo Marino). Siamo da capo.