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LA CRISI SOTTO IL TAPPETO (LABOR BLUES #09 - DA MILANOX N. XXVI DEL 17 MARZO 2011)
LA CRISI SOTTO IL TAPPETO (LABOR BLUES #09 - DA MILANOX N. XXVI DEL 17 MARZO 2011)
di lucmu (del 17/03/2011, in Lavoro, linkato 1291 volte)
blog Luciano Muhlbauer
“Labor Blues”, rubrica a cura di Luciano Muhlbauer, sulla free press eretica MilanoX, n° xxvi del 17 marzo 2011.
 
Ma che fine hanno fatto la crisi, le aziende che chiudono e la piaga della precarietà? Domanda più che lecita, visto che il lavoro è letteralmente sparito dalle prime pagine di giornali e tv e che anche il governo individua ben altre priorità per il paese, tipo la “riforma della giustizia”.
Ci piacerebbe rispondere “è arrivata la ripresa!”, ma purtroppo le cose non stanno così e quella omissione assomiglia piuttosto al famoso tappeto che serve per nascondere la polvere. E quindi, proviamo noi a darvi tre notizie degli ultimi giorni che difficilmente troverete in prima pagina.
Primo, dalle dichiarazioni dei redditi del 2010 emerge che in un solo anno sono spariti 200mila contribuenti tra 15 e 24 anni. Ormai, i giovani con meno di 25 anni rappresentano soltanto il 4,34% del totale dei contribuenti, ma in cambio gli under 30 sono protagonisti nell’apertura di partite Iva, con un secco +22,5% tra il 2009 e il 2010.
Secondo, un’indagine di Datagiovani sulle buste paga dei giovani al loro primo impiego ha evidenziato che lo stipendio medio di un neoassunto si è ridotto del 3% rispetto a un anno fa, attestandosi su 823 euro netti mensili. Ovviamente, alcune categorie si collocano sotto quella media, come le donne, gli “atipici”, i lavoratori del commercio e quelli del Sud, ma la dinamica è generale. Infatti, a Nord la media è più alta, cioè di 876 euro, ma è più accentuato anche il calo rispetto all’anno precedente, che arriva addirittura al -6%.
Terzo, nel mese di febbraio sono aumentate di nuovo le ore di cassa integrazione, in particolare quella in deroga (+23% rispetto a gennaio). L’aumento relativo è più forte al Sud, ma in termini assoluti è la Lombardia che usa più ore di cassa in deroga. E l’aumento della cassa in deroga, specie in settori come l’industria o l’edilizia, è un pessimo segnale, poiché indica la presenza di un numero significative di aziende all’ultima spiaggia.
Morale? La crisi c’è e picchia duro dappertutto, ma colpisce in particolare e massicciamente i giovani, in termini di occupazione, reddito e precarietà. Forse sta qui la ragione di quell’irreale e ingiustificata omissione, cioè nella paura che i giovani di qui possano rompere il silenzio e seguire l’esempio dei giovani di Tunisi e del Cairo.
 
per leggere MilanoX on line: www.milanox.eu/archivio/
 
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