Mancano ormai pochi giorni al voto e la partita è ancora tutta aperta. È questa la vera notizia, perché è da tempo immemorabile che qui a Milano una cosa del genere non succedeva. Anzi, siamo talmente abituati a partire perdenti e a batterci al massimo per un posto sugli spalti, che ora fatichiamo a crederci e ne abbiamo quasi timore.
E così, non stupisce neanche che molti abbiano dato credito alle voci diffuse dal centrodestra che parlano di sondaggi confidenziali che attesterebbero un grande recupero della Moratti e una sua vittoria al primo turno. Ma non è vero niente, la Moratti non è affatto al 50% e quelle dicerie servono semplicemente a galvanizzare la propria truppa e a diffondere i dubbi dalle nostre parti.
Ovviamente, sia ben chiaro, nemmeno noi abbiamo già in tasca il ballottaggio! Tutto si deciderà in questi ultimi giorni, perché l’area dell’indecisione e dell’astensionismo è ancora molto ampia e alla fine sarà decisiva per determinare l’esito del primo turno.
A destra sono letteralmente terrorizzati dalla prospettiva del ballottaggio, perché sanno che al secondo turno tutto diventa possibile. Quindi hanno fatto, fanno e faranno qualsiasi cosa pur di portare a casa la vittoria al primo turno. Provocazioni, bugie, promesse senza ritegno e soldi a palate, tutto vale e di tutto dobbiamo aspettarci, compresa l’onnipresenza di Berlusconi, che non rispetterà né regole, né silenzi elettorali e cercherà di trasformare in un comizio anche i festeggiamenti per lo scudetto del Milan (compagni milanisti, inventatevi qualcosa!).
Per noi, invece, andare al ballottaggio è il primo obiettivo e la condicio sine qua non per poter mandare a casa la destra, Moratti, De Corato e Salvini. È un sogno? Sì, certo, un bellissimo sogno, peraltro. Ma è anche e soprattutto una possibilità concreta ed è la prima volta da quasi vent’anni che si presenta. In altre parole, saremmo dei folli e degli irresponsabili se non tentassimo di tutto per tradurre la possibilità in realtà!
Quindi, altro che farci deprimere dalla propaganda della destra o coltivare il nostro sconfittismo. Dobbiamo invece mobilitare tutte le nostre energie fino all’ultimo minuto utile, cioè fino alla chiusura delle urne, lunedì alle ore 15, e convincere chi ancora non è convinto, chi ha dei dubbi o chi vorrebbe rispondere con l’astensionismo allo spettacolo penoso della politica politicante. E se siete residenti fuori città, allora avrete sicuramente amici, conoscenti, colleghi e colleghe che stanno in città. Contattateli e parlateci.
Insomma, la storia di queste elezioni è ancora tutta da scrivere e una volta tanto siamo noi che possiamo scriverla. Dunque, che nessuno e nessuna si astenga! Per Giuliano Pisapia, per Milano e, soprattutto, per noi.
Luciano Muhlbauer
Istruzioni per il voto – siti consigliati per le info:
Cliccando sull’icona qui sotto puoi scaricare il facsimile della scheda che troverai al seggio domenica 15 (ore 8.00-22.00) e lunedì 16 maggio (7.00-15.00).