Domenica e lunedì si vota per i referendum. Voteremo per tutti e quattro i referendum nazionali, visto che ieri la Corte Costituzionale ha fatto naufragare anche l’ultima furbizia del Governo, che voleva impedire ai cittadini e alle cittadine di esprimersi liberamente sull’energia nucleare. A Milano, poi, voteremo anche per i cinque referendum cittadini “consultivi di indirizzo”.
In questa sede ci risparmio, ovviamente, una dettagliata argomentazione della mia posizione favorevole ai quesiti referendari, poiché considero questo blog da sempre sufficientemente schierato sul merito delle questioni sollevate (beni comuni, energia pulita, uguaglianza davanti alla legge, temi ambientali). Mi limito pertanto a ribadire il miei sì ai 4 referendum nazionali (per l’acqua pubblica, per fermare le centrali nucleari e per abrogare l’ennesima legge ad personam di Berlusconi) e a dire che penso di votare sì anche ai 5 quesiti milanesi, che sono certamente soltanto di carattere consultivo e sicuramente non perfetti, ma ritengo che un responso positivo dell’elettorato aiuterebbe non poco il nuovo Sindaco ad indirizzare la politica cittadina verso una maggior sensibilità all’ambiente, allo sviluppo del trasporto pubblico e al contrasto della cementificazione.
Detto e ribadito questo, arriviamo però al punto vero. Cioè, come hanno dimostrato le truffe governative tese a far saltare dei quesiti all’ultimo momento (sul nucleare anzitutto) e lo scandaloso boicottaggio informativo sulle tv, la vera partita si gioca sul quorum (serve il 50% più uno di affluenza alle urne perché il referendum sia valido), visto che ormai tutti danno per scontato che i “sì” prevarranno sui “no”. Ecco perché è decisivo, da parte nostra, usare questi ultimi giorni per convincere più persone possibili ad andare alle urne e per far circolare una corretta informazione su che cosa è in gioco con questi referendum. Quest’ultimo aspetto, poi, è ancora più importante per quanto riguarda Milano, perché gli elettori milanesi si troveranno in mano ben 9 schede e la maggior parte neanche lo sa!
Quindi, nel rinnovarvi l’invito pressante ad andare a votare e convincere anche altri ed altre a farlo, eccovi di seguito le informazioni su quando, come e cosa si voterà domenica e lunedì.
Luciano Muhlbauer
QUANDO votare
Le urne sono aperte domenica 12 giugno, dalle 8:00 alle 22:00, e lunedì 13 giugno, dalle 7:00 alle 15:00.
COME votare
Occorre, come già al ballottaggio di due settimane fa, un documento d’identità e la tessera elettorale. Se avete smarrito quest’ultima durante i festeggiamenti per la vittoria di Pisapia, allora dovete andare in Comune a farvene rilasciare una nuova (i milanesi trovano tutte le info al riguardo qui).
Votare è semplicissimo, perché basta mettere su ogni scheda (4 per i referendum nazionali e 5 per quelli milanesi) una X sull’opzione prescelta, cioè sul SÌ (ricordo che nel caso dei referendum nazionali votare “sì” significa abrogare le norme sottoposte a referendum, mentre nel caso di quelli consultivi cittadini votare “sì” significa rispondere affermativamente alla domanda posta sulla scheda).
In allegato a questo post trovate dei facsimile delle schede.
COSA si vota
Referendum nazionali (riporto le denominazioni sintetiche, così come formulate dall’Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte Suprema di Cassazione):
referendum popolare n. 1 – Scheda di colore rosso - Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione; il quesito prevede l'abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.
referendum popolare n. 2 – Scheda di colore giallo - Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norme; il quesito propone l'abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
referendum popolare n. 3 – Scheda di colore grigio - Abrogazione dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n. 75. Abrogazione parziale di norme; il quesito propone l'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.
referendum popolare n. 4 – Scheda di colore verde - Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale; il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Referendum cittadini consultivi di indirizzo (Comune di Milano):
Referendum n. 1 - Scheda di colore marrone - richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per ridurre traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di “ecopass” e la pedonalizzazione del centro:
“Volete voi che il Comune di Milano adotti e realizzi un piano di interventi per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità “pulita” alternativa all’auto, attraverso l’estensione a tutti gli autoveicoli (esclusi quelli ad emissioni zero) e l’allargamento progressivo fino alla “cerchia ferroviaria” del sistema di accesso a pagamento, con l’obiettivo di dimezzare il traffico e le emissioni inquinanti?
In particolare gli interventi richiesti sono:
a. il raddoppio entro il 2012 dell’estensione delle aree pedonali, sia in centro che in periferia, comprendendo per lotti l’intera area della Cerchia dei Navigli a partire dal “Quadrilatero della moda”;
b. il raddoppio entro il 2012 delle aree a traffico moderato (zone a 30 Km/h) e la realizzazione di interventi per la sicurezza stradale dei quartieri residenziali;
c. la realizzazione entro il 2015 di una rete di piste ed itinerari ciclabili integrati e sicuri di almeno 300 km ed il raddoppio entro il 2012 degli stalli di sosta per le biciclette;
d. la protezione e “preferenziazione” di tutte le linee di trasporto pubblico entro il 2015, in modo da aumentarne velocità e regolarità;
e. l’introduzione in tutta la città, a partire dalle aree periferiche, di un servizio diffuso diurno e notturno di “bus di quartiere” in collegamento con le principali fermate del trasporto pubblico, senza costi aggiuntivi rispetto al titolo di viaggio;
f. l’estensione sull’intero territorio cittadino del servizio di bike sharing, raggiungendo 10.000 bici entro il 2012 e del servizio di car sharing raggiungendo 1.000 auto elettriche entro il 2012;
g. il prolungamento dell’orario di servizio delle linee metropolitane fino alle ore 1.30 tutte le notti;
h. il potenziamento del servizio taxi mediante il ripristino del secondo turno che garantisca fino a 8 ore aggiuntive di servizio (“seconda guida”);
i. il ripristino del divieto di circolazione e carico e scarico merci nella Cerchia dei Bastioni nelle fasce orarie di picco del traffico mattutine e pomeridiane e la promozione di un sistema di trasporto condiviso con veicoli elettrici;
j. l’estensione della regolamentazione della sosta in tutta l’area compresa all’interno della “cerchia filoviaria” e nelle aree circostanti gli assi delle metropolitane, con esclusione del pagamento dei soli residenti e per i veicoli ad emissioni zero;
k. incentivi a sostegno del trasporto pubblico”.
Referendum n. 2 - Scheda di votazione di colore azzurro - richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per raddoppiare gli alberi e il verde pubblico e ridurre il consumo di suolo:
“Volete voi che il Comune di Milano adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie a: ridurre il consumo di suolo destinando almeno il 50% delle grandi superfici oggetto di riqualificazione urbanistica a verde pubblico ed escludendo l’assegnazione di diritti edificatori a fronte della realizzazione di “servizi” che comportino consumo di suolo; preservare gli alberi e le aree verdi esistenti; garantire il raddoppio del numero di alberi e dell’estensione e delle aree verdi e la loro interconnessione entro il 2015, assicurando che ogni residente abbia a disposizione un giardino pubblico con aree attrezzate per i bambini a una distanza non superiore a 500 metri da casa?”.
Referendum n. 3 - Scheda di votazione di colore viola - richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per conservare il futuro parco dell’area EXPO:
“Volete voi che il Comune di Milano adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie a garantire la conservazione integrale del parco agroalimentare che sarà realizzato sul sito EXPO e la sua connessione al sistema delle aree verdi e delle acque?”.
Referendum n. 4 - Scheda di votazione di colore blu - richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per il risparmio energetico e la riduzione della emissione di gas serra:
“Volete voi che il Comune di Milano adotti il piano per l’energia sostenibile ed il clima che lo impegni negli obiettivi europei di riduzione di almeno il 20% delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra nel dimezzamento delle principali emissioni inquinanti connesse al riscaldamento degli edifici?
All’interno del piano devono essere previsti i seguenti interventi:
1. la conversione entro il 2012 di tutti gli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio degli edifici comunali;
2. la conversione degli impianti di riscaldamento domestico alimentati a gasolio fino alla loro completa eliminazione entro il 2015;
3. la previsione della classe energetica di massima efficienza come standard di costruzione per tutti i nuovi edifici e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili;
4. la promozione e la diffusione del teleriscaldamento, utilizzando fonti rinnovabili e tecnologie ad alta efficienza, al fine di raggiungere almeno 750.000 abitanti equivalenti entro il 2015;
5. la concessione di incentivi per la demolizione e ricostruzione (“rottamazione”) degli edifici a maggiore inefficienza energetica e privi di valore storico e architettonico attraverso premi volumetrici”.
Referendum n. 5 - Scheda di colore rosa - richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per la riapertura del sistema dei Navigli milanesi:
“Volete voi che il Comune di Milano provveda alla risistemazione della Darsena quale porto della città ed area ecologica e proceda gradualmente alla riattivazione idraulica e paesaggistica del sistema dei Navigli milanesi sulla base di uno specifico percorso progettuale di fattibilità?”
Cliccando sull’icona qui sotto puoi scaricare i facsimile delle schede dei 4 referendum nazionali e dei 5 referendum consultivi milanesi (ATTENZIONE: il facsimile della scheda n. 3 del referendum popolare nazionale è ancora quello vecchio, perché non è ancora disponibile il facsimile della scheda rifatta in base alla riformulazione della Cassazione, poi confermata ieri dalla Corte Costituzionale).