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ROMANO LA RUSSA – DELIRI FASCISTI E INCOMPETENZA DEL PIÙ INUTILE E INGIUSTIFICABILE DEGLI ASSESSORI DI FORMIGONI
ROMANO LA RUSSA – DELIRI FASCISTI E INCOMPETENZA DEL PIÙ INUTILE E INGIUSTIFICABILE DEGLI ASSESSORI DI FORMIGONI
di lucmu (del 21/09/2011, in Antifascismo, linkato 2264 volte)
blog Luciano Muhlbauer
Articolo di Luciano Muhlbauer, pubblicato sul giornale on line Paneacqua il 21 settembre 2011
 
Specchio, specchio delle mie brame, chi è il più fascista del reame? E, di fronte a un quesito così impegnativo, chi è che grida prima e più forte di tutti “io, io, io”? Ovviamente e immancabilmente lui: Romano La Russa, fratello minore di Ignazio.
Romano non si è trattenuto neanche lunedì, durante la trasmissione “La Zanzara” che va in onda su Radio 24. Ne ha dette di tutti i colori, dal “ma quale dittatura” fino al “c’era molta più libertà allora”, passando per la sputacchiata d’ordinanza sulla Costituzione. E le persecuzioni del Ventennio? Roba da niente per Romano, che peraltro non dedica nemmeno mezza parola a quisquilie come gli omicidi, le torture, i campi di concentramento o le deportazioni. Anzi, la “persecuzione” subita da Berlusconi, dice Romano, è “molto peggio”…
Romano è talmente fascista che pretende di esserlo anche più del fratello Ministro, il quale sarebbe “più tranquillo, sereno e moderato”. E come dargli torto, almeno stando alla cronaca nera? Infatti, dopo la violenta manifestazione del Msi a Milano, il 12 aprile 1973, quando il corteo lanciò delle bombe a mano in mezzo ai poliziotti, ammazzando l’agente Antonio Marino, Ignazio fu “solo” indagato, mentre Romano fu arrestato e finì a San Vittore.
Tuttavia, a questo punto potreste legittimamente chiedervi dove sta lo scandalo. Insomma, di interviste se ne fanno a iosa, di scemenze ne sentiamo a raffica e di fascisti in giro per le nostre città, ahinoi, ce ne sono tanti, alcuni persino con le lame. Tutto vero, ma con una piccola differenza: Romano La Russa fa l’Assessore alla Protezione Civile, Polizia Locale e Sicurezza, su nomina di Roberto Formigoni, nella più ricca e popolosa regione italiana, cioè in Lombardia.
Inoltre, aggiungiamo per completezza di informazione, fa l’assessore in maniera assai immeritata, a meno che non si voglia considerare un merito il fatto di essere il fratello di un Ministro. Questo è quanto ci permettiamo di affermare in base all’esperienza diretta, cioè alla precedente legislatura regionale, quando a Romano La Russa era stato incredibilmente assegnato (e in questa legislatura non riconfermato…) l’assessorato alle attività produttive.
Per quanto mi riguarda, di lui ricordo soprattutto le pochissime sedute di commissione alle quali si presentò, dov’era solito ad offrire un’esibizione di incompetenza e arroganza talmente imbarazzante da riuscire nel miracolo di mandare in escandescenza anche i più moderati e sonnolenti tra gli oppositori. Oppure, se preferite fonti terze, chiedete cosa ne pensano alle numerose maestranze delle aziende in crisi che tentarono di interloquire con l’assessore “alle attività produttive”…
Insomma, in Lombardia ci troviamo con un assessore regionale, con stipendio da assessore regionale, non solo fortemente discutibile sul piano delle competenze –per esprimerci in maniera istituzionalmente corretta-, ma che apertamente rivendica, oggi e qui, il fascismo come un’opzione politica legittima e desiderabile.
Qualcuno dirà che è solo folklore, che non bisogna dare importanza a queste cose. Io non sono d’accordo, perché penso che Romano La Russa sia certamente di poca importanza, ma che non lo sia invece il fatto che lui continui a fare l’assessore regionale e che si faccia finta di niente.
Penso che ci sia un limite a tutto, specie in un momento come questo, dove tutti i limiti vengono superati abitualmente e con una disinvoltura spaventosa. E Romano La Russa ha definitivamente oltrepassato il limite. Della decenza, della sopportabilità, del rispetto e del costituzionalmente compatibile. In altre parole, se ne deve andare. Cioè, il Presidente della Regione, Roberto Formigoni, che gli aveva dato la delega, ora gliela deve togliere. Né più, né meno.
 
Luciano Muhlbauer
 
Se non avete di meglio da fare e volete ascoltarvi tutta l’intervista dell’Assessore regionale, eccola: Deliri fascistoidi del fratello di Ignazio La Russa (La Zanzara, 19/09/2011)
 
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# 1
Visto che l'aggettivazione comporterebbe problemi di responsabilità, possiamo semplicemente dire che Romano sta a 'Ggnazio come Paolo sta a Silvio?
di  Massimo Molteni  (inviato il 21/09/2011 @ 15:09:13)
# 2
Ma i La Russa accoltellavano la gente in giro per Milano negli anni 70,ma almeno quelli oltre i 50 non se lo ricordano? Ci meravigliamo di quello che dice romano? E' un fascista coerentemente fascista....ridipinto di azzurro/verde...padano, è un inutile prodotto della casta dei mediocri, che si ciula un pò dei nostri soldi...mica l'unico.
di  amatore sciesa  (inviato il 21/09/2011 @ 15:14:48)
# 3
Perchè non parliamo del coraggioso attentato di Via Rasella costato la vita a 337 innocenti cittadini romani per colpa della vigliaccheria di terroristi rossi mascherati da partigiani che dopo si sono ben nascosti lasciando che altri fossero fucilati al posto loro. Ecco, questi sono i padri fondatori della Repubblica. O vogliamo parlare di chi ha creato la voragine del debito in Italia? Nome e cognome: Craxi, Amato e Prodi, in tre in 6 anni la metà del tutto Dati ISTAT non deliri comunisti.
di  Caelsius  (inviato il 22/09/2011 @ 16:15:10)
# 4
e mi pareva... di solito, non appena su questo blog si parla di fascismo, ecco che arrivano i camerati con i loro proclami. Questa volta, a dire la verità, un po' in ritardo. Si vede che Romano non gode di grande stima nemmeno da quelle parti... In cambio però, raccoglie il peggio: addirittura si arriva a dire che i responsabili dei crimini e delle stragi nazisti non sono i nazisti e i loro servi fascisti, bensì quelli e quelle che si opposero al fascismo... Mi mancano le parole, francamente, ma d'altronde, non è con le parole che si possono risolvere certi squallori...
di  lucmu  (inviato il 23/09/2011 @ 00:01:55)
# 5
Servi fascisti, ma anche ignoranti, visto che sentenze di magistratura e ricerche storiche hanno stabilito che i nazisti fucilarono i martiri alle Fosse Ardeatine senza comunicare nulla. Ma anche l'avessero fatto, che discorsi sono? E poi che c'entrano Amato e Prodi? Fascisti ignoranti e squallidi, ma francamente anche un po' idioti...
di  Michele  (inviato il 29/09/2011 @ 18:43:53)
# 6
me lo ricordo anch'io
mio dirimpettaio in consiglio
mio e di Luciano
brillare per le sue assenze e la sua torva insipienza
meno elegante del compagno Mulhbauer
ricordo il fatto che non capisce un c***o
ma deve essere una cosa di famiglia
e un c***o non sa fare
ed anche quella dev'esser una prerogativa genetica....
io, che sono stato presente in consiglioi "solo" il 74 per cento delle volte
a suo cospetto sembro uno stacanovista
ma sisa i fasci son così
moòte urla
poco cervello
di  bebo storti  (inviato il 30/09/2011 @ 08:24:33)
# 7
siamo in democrazia? accetta chi la pensa in maniera diversa da te, ebete.
di  paolo  (inviato il 04/10/2011 @ 11:28:56)
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