SOLIDARIETÀ A BOBO APRILE E AGLI ALTRI, ARRESTATI PERCHÉ LOTTAVANO PER IL LAVORO
SOLIDARIETÀ A BOBO APRILE E AGLI ALTRI, ARRESTATI PERCHÉ LOTTAVANO PER IL LAVORO
di lucmu (del 12/10/2011, in Lavoro, linkato 1000 volte)
Stamattina gli agenti della Questura di Brindisi hanno proceduto all’arresto di Roberto “Bobo” Aprile, noto attivista sociale e fondatore del sindacato Cobas nella città pugliese, e di altre 17 persone, aderenti ad un locale comitato di disoccupati. Bobo e altri si trovano attualmente agli arresti domiciliari.
I capi di imputazione sono molto pesanti (violenza privata aggravata, arbitraria invasione e occupazione di aziende, sabotaggio e interruzione di servizio pubblico) e fanno pensare a tutto, tranne che al vero motivo dell’odierna operazione di polizia: cioè, aver occupato la sede dell’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti per conto del Comune, nel quadro di una lotta per il lavoro.
Non posso che esprimere stupore e preoccupazione di fronte a un’operazione, peraltro denominata “Escalation”, che porta alla privazione della libertà personale di disoccupati, colpevoli di essere stati protagonisti di un ciclo di lotte per il lavoro in un territorio, dove la disoccupazione la fa da padrona.
Non posso che sentire solidarietà nei confronti del sindacato Cobas, degli arrestati e di Bobo Aprile in particolare, la cui disinteressata generosità nell’impegno sociale e politico è stranota a chiunque lo abbia incrociato.
Non posso che condannare quella politica e quell’amministrazione della cosa pubblica che si autoassolve, dichiarandosi impotente di fronte a speculazione, chiusure di aziende e corruzione, salvo poi non avere scrupoli a trasformare il conflitto sociale e i suoi protagonisti in un problema di ordine pubblico.
E, infine, non posso che aggiungere la mia voce a quella di tanti e tante nel chiedere l’immediata liberazione di Bobo e degli altri e lo stop ad ogni iniziativa tesa ad affrontare con la repressione le sacrosante proteste e mobilitazioni per il lavoro.