Pubblicato su il Manifesto del 15 febbraio 2007 (pag. Milano)
La decisione del Presidente del consiglio Romano Prodi di confermare gli accordi del governo Berlusconi e di dare quindi il via libera alla costruzione di una nuova base militare statunitense a Vicenza non ci trova d’accordo.
Le servitù militari esistenti sul territorio italiano sono tantissime e pensiamo, come affermato dal programma dell’Unione, che occorra al più presto arrivare a una loro ridefinizione. E questo vale anche per la Lombardia, a partire dalla base di Ghedi (BS) che, sebbene sotto comando italiano, ospita armi nucleari sotto controllo delle forze armate statunitensi.
Concedere oggi la costruzione di una nuova base statunitense sul territorio dell’aeroporto Dal Molin, destinata ad ospitare la 173ª Brigata aviotrasportata Airborne con funzioni di rapido intervento nelle aree mediorientali, contraddice non soltanto l’impegno preso con gli elettori, ma la stessa vocazione pacifista dell’Italia, espressa dall’articolo 11 della Costituzione. D’altronde, l’attuale politica del governo USA, incentrata su interventi militari come quello in Iraq, è in stridente contrasto con l’ispirazione della politica estera dell’Unione.
Ma vi è una seconda ragione che ci fa dire che quella decisione era ed è sbagliata. In nessun momento è stata interpellata la comunità locale, cioè i cittadini e le cittadine di Vicenza. Anzi, il sindaco Hullweck ha persino negato alla cittadinanza la possibilità di esprimersi attraverso un referendum.
Oggi, i cittadini e le cittadine di Vicenza chiedono che venga ascoltata la loro voce e che la nuova base non si faccia. Dicono di non poter accettare la decisione del Presidente del consiglio e ci chiamano a manifestare a Vicenza il 17 febbraio prossimo.
Noi, Consiglieri regionali della Lombardia, siamo d’accordo con loro e invitiamo tutti e tutte a partecipare alla manifestazione del 17 febbraio a Vicenza.
Luciano Muhlbauer (Prc), Mario Agostinelli (Prc), Osvaldo Squassina (Prc), Marco Cipriano (Ds), Arturo Squassina (Ds), Bebo Storti (Pdci), Carlo Monguzzi (Verdi), Marcello Saponaro (Verdi)
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