Feste amare quest’anno. Recessione, chiusura di aziende, disoccupazione, aumento di tasse, imposte, tariffe e prezzi, assalto al welfare, alle pensioni, ai contratti nazionali e persino al divieto dei licenziamenti discriminatori. Insomma, la crisi e le misure anticrisi pesano sempre sulle stesse spalle, quelle dei lavoratori e delle lavoratrici, dei ceti popolari e dei ceti medi. E pensare che c’è pure chi blatera di equità!
Questa volta non è facile farsi gli auguri, per le feste e per l’anno che viene. Di serenità non ce n’è molta in giro, di preoccupazione per il futuro, invece, ce n’è a iosa. Eppure, la cosa peggiore sarebbe arrendersi, rassegnarsi o dare retta a quelli che incitano alla guerra tra poveri, tra bianchi e neri, tra giovani e anziani.
Nel 2012 avremo terribilmente bisogno di solidarietà e volontà di lotta. E la maniera migliore per guardare all’anno che viene è non lasciare da soli quelli e quelle che lottano per il lavoro, anche sotto le feste, per convinzione o per necessità, o per le due cose insieme.
Ahinoi, l’elenco è molto lungo. Dai lavoratori delle cooperative che presidiano il punto vendita Esselunga di Pioltello (per info vedi siti di S.I. Cobas e Csa Vittoria) a quelli licenziati dalla Wagon Lits e che occupano la torre in stazione Centrale (guardate il video Binario 21 chiama Milano), per fare soltanto due degli esempi più conosciuti di Milano. Ma ci sono anche molti altri e, in fondo, ognuno e ognuna di noi ha modo di conoscere la realtà che lo circonda. Insomma, fate voi, decidete voi, perché sono tutti ugualmente degni.
Da parte mia, vi voglio però segnalare una situazione in particolare, di cui si parla troppo poco, forse perché Cassina de’ Pecchi è troppo lontano dal centro di Milano. Si tratta della Jabil (ex-Nokia Siemens Networks), che si trova, appunto, a Cassina de’ Pecchi (Milano).
Il 9 dicembre scorso l’azienda ha comunicato ai suoi 325 dipendenti la chiusura dello stabilimento per il 12 dicembre e, dunque, il loro licenziamento collettivo. Gli operai e le operaie non si sono arresi e hanno iniziato a presidiare il loro posto di lavoro. Sono lì ora, saranno lì durante le feste e anche nel 2012.
Come sapete, i presidi 24 ore su 24 ore sono duri e ancora più dura è sentirsi soli. E poi, ci sono anche delle spese da sostenere. Per questo gli operai e le operaie hanno attivato una cassa di solidarietà per i lavoratori del presidio Jabil. Insomma, contribuite, con quello che potete.
Eccovi le coordinate bancarie per fare un bonifico alla cassa di solidarietà Jabil:
intestatario/beneficiario: Cinzia Minao
IBAN: IT28S0312732860000000000331
causale: PRESIDIO JABIL
Se volete saperne di più sulla lotta alla Jabil, i lavoratori hanno aperto un profilo su facebook (Presidio Lavoratori Jabil). Oppure, se non siete sul social network, qualche info la potete trovare anche sul sito della Fiom Milano. O, molto più semplicemente, se vi trovate in zona Cassina, passateci direttamente.
Quindi, nonostante tutto, buone feste!
E che l’anno nuovo sia buono per quelli e quelle che lottano per il lavoro!
Luciano Muhlbauer