Una relazione pilatesca, quella della Commissione ministeriale De Mistura sui centri di permanenza temporanea. E forse non poteva essere diversamente, visto che il dibattito politico sull’immigrazione e, in particolare, sui Cpt è invaso e pervaso dalla propaganda e dalla peggior demagogia.
Guardandola da vicino, l’indagine realizzata dalla Commissione conferma larga parte delle denunce che da molti anni avanzano i movimenti e le associazioni e che troppo spesso sono state ignorate o ridicolizzate. E questo vale per le condizioni di detenzione, per il folle regime giuridico speciale a cui i cittadini non comunitari sono sottoposti, privati così della libertà personale senza mai vedere un giudice ordinario, e per la sostanziale inutilità e inefficacia del sistema Cpt.
Insomma, la Commissione ci pare confermi ampiamente quello che anche noi abbiamo visto e denunciato nella nostra attività di monitoraggio del centro di via Corelli, cioè che i Cpt sono dei costosissimi buchi neri dello stato di diritto, che a nulla servono, se non a fornire un alibi politico alla vulgata securitaria.
Tuttavia, la Commissione evita accuratamente di trarre l’unica conclusione ragionevole, cioè che i Cpt vanno chiusi, optando invece per un più enigmatico “progressivo svuotamento”. E non a caso è esattamente su questo punto che le organizzazioni che compongono la Commissione mostrano una differenza di opinioni.
Così, la patata bollente viene passata alla politica, la quale non potrà sottrarsi alle sue responsabilità. Chiediamo dunque coerenza, anzitutto al Governo. Cioè, se è vero che i Cpt sono inutili e inefficaci, che rappresentano uno spreco di soldi pubblici e che violano i diritti della persona, allora c’è un’unica cosa da fare: chiuderli per sempre!