Che i rapporti istituzionali tra Giunta e Consiglio regionali non fossero idilliaci, lo sapevamo. E che il Presidente Formigoni tendesse a considerare l’assemblea legislativa un fastidio burocratico, anche. Ma quello che sta accadendo in relazione alla vicenda del raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara nel tratto di Corsico ha dell’incredibile e del grottesco.
Infatti, dopo qualche anno che il comitato dei cittadini di Corsico e la stessa amministrazione comunale hanno cercato inutilmente un dialogo con l’Assessore alle Infrastrutture, Cattaneo, il Consiglio Regionale ha approvato il 19 dicembre scorso un ordine del giorno, con il quale impegna la Giunta ad adoperarsi, di concerto con i comuni e la provincia di Milano, per la convocazione della conferenza dei servizi, al fine di valutare l’ipotesi di interramento del raddoppio, proposta da tempo da Corsico.
Eppure, nonostante il voto consiliare, istituzionalmente vincolante, l’assessore Cattaneo continua a fare orecchie da mercante e non è stata promossa ancora alcuna iniziativa regionale, al fine di favorire la ricerca di una soluzione.
Riteniamo questo atteggiamento non soltanto irrispettoso nei confronti del Consiglio, ma soprattutto politicamente irresponsabile. Qui non si tratta nemmeno di giudicare se il progetto di interramento elaborato da Corsico vada bene o no, ma anzitutto di prendere atto che a Corsico c’è un problema, e cioè che buona parte della cittadinanza e il consiglio comunale all’unanimità ritengono l’attuale progetto non sostenibile per il territorio.
Il buon senso e la responsabilità vorrebbero che di fronte a questo fatto si aprisse un dialogo, un confronto democratico per evitare lo scontro con la popolazione locale, visto che i lavori sulla linea procedono imperterriti. Invece no, porte chiuse e silenzio, per non parlare del tempo perso. E ora c’è pure la crisi di governo.
Chiediamo all’assessore Cattaneo dove voglia arrivare. È disposto a provocare uno scontro frontale con la popolazione locale, pregiudicando così persino la realizzazione del raddoppio ferroviario in tempi certi? Dove sta il problema? Nel fatto che Corsico è governato dal centrosinistra?
Oggi abbiamo depositato un’interpellanza urgente all’assessore Cattaneo per sollecitarlo formalmente a dare seguito alle decisioni del Consiglio regionale. Se non sente la voce della responsabilità, almeno ascolti quella degli obblighi istituzionali.
Ogni occasione è buona per fare campagna elettorale. Poi stare all'opposizione significa criticare anziché costruire, insomma, la solita Italia. Mi spieghi lei con questo suo articolo qual'è il buon senso di questa vicenda. Ridiscutere, Rivedere, Rielaborare, Rifare il progetto? Mi dica Lei qual'è il buon senso, quando c'è di mezzo un progetto invocato da un secolo, che finalmente è stato deciso da tutti (Corsico compreso), appaltato e finanziato ed è in fase di lavoro? Caro consigliere, io sono apolitico e non cerco consensi, quindi forse, sono più lucido di Lei per poter definire il comunicato sopra demenziale e senza senso. In uno stato democratico quando lo stato decide il cittadino sovrano si inchina alla decisione dello Stato e non fa campagna elettorale.
Caro Roby, in democrazia ognuno la pensa giustamente come vuole, ma la campagna elettorale non centra proprio nulla in questo caso. Il "caso Corsico" si trascina da anni e, personalmente, lo seguo da circa due anni. Da anni i cittadini di Corsico bussano alle porte dell'assessore e a tante altre porte, senza che nessuno mai aprisse. Così, a dicembre, il Consiglio regionale ha votato a maggioranza (e l'opposizone da sola non ce l'ha di sicuro la maggioranza...) un impegno nei confronti dell'assessore Cattaneo perché si impegni per la convocazione della conferenza dei servizi. Ebbene, lui non si è "inchinato" al voto democratico dell'assemblea legislativa. E questo non va bene, così come non va bene ignorare i cittadini e non parlarci. La Milano-Mortara aspetta da 40 anni, ma questo non significa fare male l'opera. L'attuale progetto per Corsico è fatto male, ma di questo si può discutere. Negare, invece, la possibilità stessa
di discuterne non mi pare molto democratico. E poi, continuo a pensare che cittadinanza significhi qualcosa di più di un semplice "inchino". Tutto qui.
Egregio dr.Muhlbauer, innanzitutto La ringrazio per la Sua civile e gentile risposta. Però mi consenta di non essere ancora d'accordo con Lei. Io ripeto, allo stato attuale dei lavori, qualè il buon senso? Mi tolga una curiosità, ma il progetto in atto è stato approvato da tutte le parti, quindi anche da Corsico? Il problema degli altri paesi attraversati dalla linea non Le sta a cuore come Corsico oppure si tratta di cittadini di serie B? Quello che intendo far emergere è che ognuno di noi ha diritto di protestare ma non per forza la protesta deve poi essere assecondata. Io sono dell'idea che tutto è migliorabile, anche la migliore idea di oggi domani è migliorabile, ma a che prezzo? Nella fattispecie, si è discusso di barriere anti-rumore, non vanno bene? Quanto costerebbe la variante di progetto? Con quali soldi? Sopratutto da quali tasche? Di quanto si allungherebbero i tempi di realizzazione? Si garantirebbe il servizi
di
Roby (Abbiategrasso)
(inviato il 21/02/2008 @ 11:42:06)
# 5
Si garantirebbe il servizio durante la fase cruciale dell'interramento? Si creerebbe forse un precedente discriminatorio verso tutti gli altri paesi attraversati dalla linea? Ecco, diciamo che forse bisognerebbe prima rispondere a queste domande e tenere conto anche delle migliaia di persone, che forse, hanno una discarica, un depuratore, un aereoporto, una strada pericolosa, una fabbrica inquinante o rumorosa vicino casa, però la mattina si alzano tra decine e decine di problemi quotidiani, si ficcano su un treno che non arriva mai in orario e si recano a lavoro tra mille interrogativi. La morale è che se tutti ci mettessimo a protestare in questo paese, tutti avremmo ragione ma il paese rimarrebbe bloccato paralizzato a discapito di noi stessi. Tutto qui!
Grazie.
Cordialmente
di
Roby (Abbiategrasso)
(inviato il 21/02/2008 @ 11:44:33)
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