In Lombardia parlare di infrastrutture significa anzitutto parlare di autostrade. Per quelle i fondi, pubblici e privati, sono sempre abbondanti, mentre per il trasporto ferroviario locale le risorse sono sempre drammaticamente scarse. E soprattutto bisogna farle in fretta, anche a costo di sorvolare su dei “dettagli” come l’impatto ambientale o la partecipazione alle decisioni da parte delle comunità locali.
E così succede, come nel caso della Broni-Mortara, in provincia di Pavia, che prima si decide la VAS (Valutazione ambientale strategica) e poi non solo si consegna uno studio tecnico-scientifico, ma si pretende pure di procedere nell’iter senza dare ai Comuni e ai cittadini la possibilità di leggersi le 1.000 pagine dello studio e dunque di poter esprimere dei pareri.
Di conseguenza, a metà giugno 50 consiglieri di diversi consigli comunali del pavese hanno preso carta e penna e scritto alla Provincia di Pavia e alla Regione Lombardia per chiedere il rispetto della legalità, ripristinando le procedure della VAS e, quindi, congelando immediatamente la procedura di aggiudicazione della progettazione dell’opera.
Fino ad oggi l’Assessore regionale alle infrastrutture non ha ritenuto opportuno rispondere alcunché. Per questo oggi abbiamo presentato un’interpellanza, con la quale chiediamo, appunto, di bloccare temporaneamente la procedura e di garantire agli enti locali e ai cittadini il sacrosanto diritto di poter avanzare le proprie osservazioni.
L’interpellanza è stata firmata dai seguenti consiglieri regionali: Muhlbauer, Agostinelli e Squassina O. (Prc), Squassina A. e Cipriano (Sd), Monguzzi (Verdi).
qui sotto puoi scaricare il testo integrale dell’interpellanza