IL MIO 25 APRILE - CIOE' IL MIO RACCONTO DELLA GIORNATA
IL MIO 25 APRILE - CIOE' IL MIO RACCONTO DELLA GIORNATA
di lucmu (del 26/04/2010, in Politica, linkato 1923 volte)
Ci sono molti modi di raccontare la giornata del 25 aprile di Milano di ieri. C’è quello delle destre, che ripropone il cliché dei “teppisti dei centri sociali”, e c’è quello di una serie di esponenti del Pd, che, ahinoi, assomiglia molto a quello della destre. Poi ci sono altri punti di vista ancora. E allora vorrei proporre il mio punto di vista, scegliendo però non la strada del proclama politico, bensì quella del semplice racconto della mia giornata, come l’ho vista e vissuta io.
Il mio 25 aprile è iniziato con le iniziative dell’Anpi nel mio quartiere, cioè via Padova. Come tutti gli anni, alle 10.00 è partito il corteo, aperto dalla banda musicale e dalle majorettes, che ha percorso il tratto da piazza Costantino fino al monumento ai caduti di viale Don Orione, fermandosi lungo strada davanti alle lapidi che sulla via ricordano i partigiani caduti, per collocarvi nuove e fresche corone di fiori.
Tutto come tutti gli anni, insomma, salvo un particolare. All’altezza del civico 257 c’è la stazione di Crescenzago dei Carabinieri. Anche lì c’è una lapide e anche lì è stata deposta una corona di fiori, ma, a differenza di tutti gli anni precedenti, nessun carabiniere si è fatto vedere. Anzi, la porta della stazione è rimasta chiusa, blindata.
Quelli dell’Anpi ci sono rimasti malissimo.
Ho chiesto al responsabile dell’Anpi di zona se i carabinieri erano stati avvisati. Lui mi ha detto di sì, che, anzi, lui stesso era passato il giorno prima, come sempre, per avvisarli e invitarli. Invece niente, zero, silenzio. Brutto segnale, ho pensato io, considerato che scelte di questo tipo difficilmente sono il frutto di decisioni autonome di stazioni di periferia, trattandosi di un corpo militare. Chissà, forse qualcuno dall’alto ha comunicato il ritornello che piace tanto a La Russa, cioè che le celebrazioni del 25 aprile sono roba “da comunisti” e che quindi non era opportuno prendervi parte.
Dall’altra parte, diversi Consigli di Zona di Milano, specie se presieduti da ex-An, sembrano pensarlo allo stesso modo, visto che quest’anno hanno tolto il patrocinio e/o gli spazi alle iniziative dell’Anpi. In cambio, qualcuno, come il CdZ 3, ha invece ritenuto opportuno concedere il patrocinio e il finanziamento pubblico a un concerto nazirock il 2 maggio. Beninteso, l’iniziativa dell’estrema destra è finita al 2 maggio solo dopo le denunce pubbliche e le proteste, perché altrimenti la faceva addirittura il 24 aprile…
Brutta aria, appunto, perché poi non finisce nemmeno lì. L’estrema destra, infatti, ha in programma una settimana intera di iniziative, formalmente legate all’anniversario dell’omicidio di Ramelli (29 aprile), compreso anche un 1° Maggio a modo loro: una giornata interna, con un torneo di calcio e un concerto finale, con gli “Amici del Vento”, storica band del neofascismo italiano, al Lido di Milano. Qui c’era il patrocinio del Comune per il torneo di calcio, ma questo è poi stato ritirato, mentre la Provincia di Milano ha mantenuto il patrocinio per il concerto serale.
Insomma, difficile pensare che tutti questi fatti, che si aggiungevano al clima politico generale del nostro paese, non pesassero in qualche modo sul corteo del 25 aprile.
Comunque sia, confesso, sono andato alla manifestazione con animo piuttosto calmo. Mi aspettavo certamente di sentire fischi contro Podestà e Moratti, che alla fine avevano deciso di partecipare lo stesso, ma questo era abbastanza ovvio, viste le premesse. E poi, fischiare è mica una questione da codice penale. Anzi, fa parte della normale dialettica politica. Si applaude o si fischia o si sta in silenzio, a seconda del gradimento.
E così, sono arrivato a P.ta Venezia. Mi hanno subito raccontato che c’era stata un po’ di tensione tra il servizio d’ordine della Cgil e lo spezzone del centro sociale Cantiere. Comunque, niente di grave, almeno così mi è parso, visto che tutto il corteo sfilava, con il Cantiere dietro lo spezzone della Cgil e davanti ai partiti (Pd, Prc, Sel ecc.).
E anch’io sfilavo, ovviamente, chiacchierando con compagni e conoscenti che incontravo lungo la strada, facendo avanti e indietro, soffermandomi un po’ sotto lo striscione della Fiom e un po’ con il camion del Cantiere. Insomma, non c’era proprio aria di scontri. E poi, era una bella giornata e, soprattutto, la manifestazione era grossa e con tanti giovani. In altre parole, le manovre e le operazioni delle destre per depotenziare e delegittimare il 25 aprile e la memoria della Resistenza non hanno funzionato. Anzi, c’è stata una bella risposta dal basso.
Arrivati a San Babila, il corteo ha imboccato corso Vittorio Emanuele II, sempre senza problemi e momenti di tensione. Ma poi, all’imbocco di piazza Duomo, alla fine del corso, cioè in un punto affollatissimo, tra manifestanti e passanti, all’improvviso cambia lo scenario. Agenti in tenuta antisommossa della Celere e dei reparti mobili di Carabinieri e Guardia di Finanza si fiondano nel corteo, posizionandosi davanti allo spezzone del Cantiere.
Io praticamente me li sono trovati davanti, la confusione era tanta e, visti gli spazi ristretti, l’affollamento e il modus operandi delle forze dell’ordine, era evidente che la situazione poteva degenerare con facilità. E così, come si fa di solito per evitare contatti e casini, mi sono messo davanti allo schieramento di agenti, con le braccia allargate e dicendo “calma tutti”. O meglio, non mi ricordo bene se quelle parole sono riuscito a pronunciarle fino in fondo, perché sono stato immediatamente abbattuto da un carabiniere mediante un violento colpo di manganello alla testa.
Ci tengo a precisare che eravamo ai momenti iniziali della manovra delle forze dell’ordine, che in quel momento non c’era nessuno che lanciava niente eccetera, perché prevaleva la sorpresa e il disorientamento. Insomma, è stata una violenza gratuita e ingiustificabile, che peraltro ha coinvolto anche un ragazzo giovanissimo che si trovava alle mie spalle.
Non so cosa sia successo immediatamente dopo la manganellata, perché ero per terra e tentavo di proteggermi la testa, ma quando alcuni manifestanti mi hanno aiutato a rialzarmi, vedevo che nel frattempo era accorso anche il servizio d’ordine della Cgil, tentando di separare gli agenti antisommossa dai manifestanti. Infine, dopo soltanto pochi minuti dal blitz, le forze dell’ordine si sono allontanate e hanno fatto proseguire il corteo, camion compreso.
Insomma, un’aggressione a freddo –non trovo altre parole-, il cui senso mi sfugge completamente. O meglio, se volessi trovare una spiegazione razionale al comportamento della Questura, ne vedo soltanto una: una sorta di spedizione punitiva, tesa a produrre il massimo di tensione e confusione possibile.
Comunque sia, arrivato in piazza, con leggerissimo ritardo, per ovvi motivi, ho visto che Podestà veniva fischiato da più un meno tutti, compreso ovviamente il Cantiere. Ma appunto, com’era già successo alla Moratti lungo il percorso del corteo, la contestazione non era certo un’esclusiva dei “teppisti dei centri sociali”, come oggi hanno raccontato diversi quotidiani, bensì di buona parte dei manifestanti.
Poi ho letto sui giornali che i “teppisti” avrebbero insultato anche ex-deportati ed ex-partigiani. Francamente non l’ho visto, né potevo vederlo, vista la mia posizione, ma se è successo davvero siamo di fronte a un’idiozia grossa come una casa. Quello che però ho visto e sentito è che ad un certo punto dal microfono del palco una voce gridava “sono un cassaintegrato dell’Eutelia!”. E a questo punto, chiarito chi stava parlando, sono stati spenti immediatamente gli impianti voce del Cantiere.
Ormai, per me la manifestazione stava finendo. Ho parlato con molte persone, diversi giornalisti mi hanno telefonato, chiedendomi cos’era successo, e anche alcuni funzionari della Questura mi hanno chiesto come stavo, rimediando, temo, risposte non troppo gentili...
Infine, prima di mettermi a riposo, ho deciso di fare un salto a Partigiani in Ogni Quartiere, in via dei Missaglia. E ho fatto bene, perché c’era tanta gente anche lì. Iniziativa pienamente riuscita e partecipata. Complimenti agli organizzatori.
A questo punto il racconto del mio 25 aprile finisce. Ognuno ne tragga le conclusioni che vuole, ma sicuramente avrete capito perché fatico terribilmente a ritrovarmi nel film raccontato oggi dalla maggioranza degli organi di stampa.
io non c'ero in corteo,ma dal racconto di Luciano trovo che ingiustificabili siano ben altri che quelli del cantiere,comunque l'ennesima figuraccia non ha bandiera ne colore per me,è solo farina del nostro sacco. Grazie a Luciano per questo scorcio di vissuto quotidiano,c'è davvero un grande bisogno di immagini e vissuti personali da condividere,tra colate di cemento e grandi ricicli di danaro s'intende... Flavio
Luca ma perchè vieni a visitare questo sito?Ma che ci fai qui?Ci sono tanti altri siti che ti accoglierebbero volentieri e che fai?vieni qui? ..ci sono tanti ..posti dove potresti andare.....vai caro..
di
Max
(inviato il 27/04/2010 @ 03:57:07)
# 4
Io non ero al corteo, ma la solita provocazione rappresentata da certe presenze "istituzionali" c'era da aspettarsela...Sputare sui valori espressi dalla Resistenza in questi anni è stato uno sport nazionale, non solo da parte di padani e post/neo/cripto fascisti ma anche da elementi piddemocratici e giornalisti revisionisti alla Pansa. Nonostante ciò sembra che l'ANPI viva un momento positivo con l'iscrizione di molti giovani e anche la loro pagina su facebook è molto frequentata, ciò vuole dire che la storia come è stata veramente interessa ancora...manteniamo vivi quei valori nella pratica quotidiana e che non siano solo un ricordo !!!
di
amatore sciesa
(inviato il 27/04/2010 @ 09:22:02)
# 5
Proviamo a fare una previsione?! Proviamo ad immaginare per un momento che lo status quo al potere pianifichi (ob torto collo) che la visione del mondo progettata dalle persone democratiche debba cambiare idea, debba modificare il proprio parametro di identificazione. Bene! Si inseriscono opportunamente nei movimenti più "disponibili" elementi dediti a questa funzione "creando quella frattura" che rappresenta simbolicamente la libertà dalla dittatura, come il 25 aprile, per ottenere essenzialemente 2 cose: 1) sono divisi ed i giovani sono lontani dai valori resistenziali; 2) si "istiga" sui giornali e TV che questi giovani non sono portatori di novità e di progettualità democratica e li si dipinge solo come bevitori, drogati, francazzisti ecc. Questo modo di fare l'hanno fatto sempre i "potenti" per dividere il mondo degli oppressi e conservare la loro posizione. Dobbiamo tutti separare quegli elementi, anche dai cortei, che istigano alla frammentazione dal
di
pierre
(inviato il 28/04/2010 @ 08:12:59)
# 6
% ...dalla democrazia per arrivare ad un mondo totalitario. Nei primi anni del '900 c'erano in Germania, nella Repubblica di Waimar, giovani (c.d. wonderwogel e indiani metropolitani) "educati" a libertà incondizionate che hanno aiutato a far salire il nazionalsocialismo anzi diventando le terribili S.A. naziste... meditate gente ed evitiamo gli errori del passato perchè i reazionari si propongono sempre!
di
pierre
(inviato il 28/04/2010 @ 08:14:12)
# 7
Benvenuti nel magico mondo del PD. http://achillepassoni.ilcannocchiale.it/2010/04/26/i_mascalzoni_che_hanno_contest.html
Quando la destra non viene alle celebrazioni per il 25 aprile, li accusiamo di non condividere gli ideali della resistenza e della costituzione antifascista.
Quando invece partecipa alle celebrazioni (doverosamente, visto il ruolo istituzionale), diciamo che si tratta di una "provocazione" e giustifichiamo chi li accoglie col sound sistem a manetta e il lancio di ortaggi?!?
Ovviamente qualunque cittadino dotato di cervello capisce che non si tratta di un atteggiamento serio.
Indiani metropolitani nella repubblica di Waimar? Giovani "libertari e libertini" trasformati in SA? Simpatico...e Bruno di atteggiamenti seri ne abbiamo piene le palle !!!!
di
amatore sciesa
(inviato il 29/04/2010 @ 07:53:50)
# 10
Parole sante!
di
Max
(inviato il 29/04/2010 @ 08:21:28)
# 11
Non metto in dubbio che esista una sparuta minoranza di persone che ha le "palle piene" di una politica antifascista seria e responsabile, e quindi preferisce andare in piazza a interrompere e lanciare ortaggi al palco del 25 aprile da cui parlano istituzioni, partigiani e lavoratori.
Quello che non capisco è perché, da cittadino e da comunista, dovrei mischiarmi a questa sparuta minoranza di casi umani.
Quelli si chiamano provocatori e da che mondo è mondo ci sono sempre stati!e spesso e volentieri non sono neanche del gruppo... Stando al racconto di Luciano,e credendo alla sua buona fede non si può fare altro che appoggiare (giustamente a tuo parere)una sana politica antifascista e responsabile,ma non si può non ammettere di essere invasi da ingiustizie,affronti alla democrazia, abusi,che quotidianamente e gradualmente si propongono di distruggere la costituzione,non si può credere cecamente ad un giornalismo manipolato e corrotto. In questo senso si ..non se ne può più! Vi saluto ciao!
di
Max
(inviato il 29/04/2010 @ 10:01:57)
# 13
Chi era in piazza quel giorno, ed ha seguito tutta la celebrazione del 25 aprile, ha visto che il CS Cantiere è arrivato con il sound system a palla per coprire gli interventi dal palco. Non si tratta di una novità: la stessa cosa si ripete da ANNI. Il sound system è stato spento, come riportato da Luciano, solo dopo molte lamentele e richieste.
Luciano dice:
"Quello che però ho visto e sentito è che ad un certo punto dal microfono del palco una voce gridava “sono un cassaintegrato dell’Eutelia!”. E a questo punto, chiarito chi stava parlando, sono stati spenti immediatamente gli impianti voce del Cantiere."
Purtroppo, forse a causa del rumore fortissimo del sound system, Luciano non si è accorto che quello stesso lavoratore stava cercando di parlare già da diversi minuti, chiedendo ripetutamente di spegnere il sound system. La stessa cosa era successa poco prima con l'intervento del rappresentante de
(continua) La stessa cosa era successa poco prima con l'intervento del rappresentante dell'ANPI, che però non è riuscito a far spegnere la musica.
Spiegatemi che razza di contributo costruttivo ha portato il CS Cantiere al 25 aprile. Spiegatemi perché, da cittadino democratico e da comunista, dovrei mischiarmi con questo branco di imbecilli. Spiegatemi perché Luciano legittima questi quattro cialtroni, difende la loro condotta da provocatori, e si mescola con loro anziché seguire gli interventi dei partigiani, dei sindacati e dei lavoratori sul palco.
Il CS Il Cantiere non brilla certo per particolare intelligenza...questo è un dato storico...ma contestare dei provocatori "istituzionali" che da anni buttano letame sulla Resistenza, finanziano e sponsorizzano raduni di neo nazisti,praticano la politica dell'odio razziale nella nostra città (e regione), VANNO MANDATI A FARE IN CULO, caro Bruno, che poi sia proprio necessario ascoltare certi triti interventi dal palco forse non è più necessario, proprio da certi elementi di "sinistra" è venuta la marea dissenterica delle autocritiche e dei mae culpa sulla Resistenza...se parlava Pansa bisognava ascoltarlo in religioso silenzio? Ma fammi il piacere.....
di
amatore sciesa
(inviato il 29/04/2010 @ 11:11:35)
# 16
Sono d'accordo con la contestazione degli esponenti di destra, ma con modalità opportune. In altre zone d'Italia, i compagni di PRC e PdCI hanno abbandonato la piazza fischiando quando sono intervenuti elementi impresentabili, e in questo sono stati seguiti da cittadini antifascisti e lavoratori. Sono poi rientrati dopo il loro intervento, per ribadire che il 25 aprile è innanzi tutto la festa degli antifascisti.
A Milano, invece, un branco di cialtroni irresponsabili, forse in buona parte strafatti e ubriachi, ha impedito di parlare a partigiani, sindacalisti e lavoratori, e lanciato oggetti sul palco del 25 aprile. Che c'entra questo con il "mandare a fare in culo" i "provocatori istituzionali"? Non c'entra assolutamente niente, a meno che non si ragioni con una mentalità settaria e gruppettara anni '70 che vede in questo risultato un semplice "effetto collaterale", tutto sommato positivo perché ha impedito "certi triti interventi dal palc
(continua) Che c'entra questo con il "mandare a fare in culo" i "provocatori istituzionali"? Non c'entra assolutamente niente, a meno che non si ragioni con una mentalità settaria e gruppettara anni '70 che vede in questo risultato un semplice "effetto collaterale", tutto sommato positivo perché ha impedito "certi triti interventi dal palco".
E poi ci si stupisce se le persone normali e sane di mente perdono fiducia in noi comunisti, e meno del 3% degli italiani ci dimostra consenso e fiducia col suo voto?
Certo che te la vai a cercare...gli anni 70 sono lontani e tanti compagni sono morti a quel tempo nel nome dell'antifascismo, lasciali perdere è meglio...vanno rispettati e non confusi con il Cantiere e nemmeno con i paraculi piddemocratici che a Roma proteggevano la fascista Polverini...a Roma non c'era il cantiere, c'erano giovani e vecchi, ex partigiani e lavoratori in cassa che sputavano sui provocatori "istituzionali" e i loro manuttengoli della ex sinistra...caro Bruno il tuo "politically correct" francamente di fiducia ne ha prodotta molto poca in questi anni, forse è una delle (tante) concause del fallimento della sinistra...pensaci su...con affetto...
di
amatore sciesa
(inviato il 29/04/2010 @ 12:00:04)
# 19
Non è questione di "politically correct", ma di linea politica.
Se davvero noi comunisti riteniamo che il 25 aprile debba essere una ricorrenza fondante per la vita democratica del paese, che includa tutte le istituzioni e le forze antifasciste, allora non possiamo confonderci con un branco di settari autistici che, un po' per noia e un po' per il gusto di contestare, finiscono per attaccare sindacati, lavoratori, partigiani.
Ma davvero dobbiamo star dietro o giustificare qualche disadattato strafatto e alcolizzato che, in nome di una presunta purezza da centro sociale, pretende di dettare la linea all'ANPI? Ma non fatemi ridere.
Luciano ha giustificato la condotta del CS Cantiere. Io mi chiedo cosa ci facesse in mezzo a loro, e se sia bello e giusto ritrovarsi in conflitto con la grande maggioranza della cittadinanza democratica e antifascista.
Io invece sono perplesso davanti a questo dogmatismo. Includere nella manifestazione le istituzioni e le forze antifasciste omettendo di citare il fatto che nelle istituzioni stesse siano presenti forze proto(o post)fasciste non rende merito alla sostanza del discorso.
Inoltre dare dello "strafatto" o del "disadattato" ai contestatori ricorda una prassi denigrante e poco lungimirante più tipica della destra che di una sinistra che meriti tale nome.
Caro Fabio, mi sa che il "dogmatico" sei tu che generalizzi.
Io non ho mica detto che tutti i contestatori sono disadattati strafatti, nè ho detto che non bisogna contestare.
Ho scritto che le modalità della contestazione vanno scelte in base alla linea politica. Ed ho citato ad esempio i compagni di Prc e Pdci che in certi casi hanno fischiato e abbandonato le piazze, guadagnando il supporto dei cittadini.
Sembra che invece il tuo dogmatismo ti porti a giustificare a prescindere chi fa un po' di casino. Io non la penso così: critico le contestazioni controproducenti, e uso i termini "ubriaco e strafatto" per chi è effettivamente ubriaco e strafatto.
(Poi sia chiaro che non ho fatto il test per alcool o droga ai personaggi del Cantiere, ma io e altri abbiamo avuto la netta impressione che molti di loro non fossero per niente lucidi)
Il fatto che tu abbia avuto una tale impressione non rende la cosa più vicina al vero. E che i tuoi amici condividano tale impressione, anche questo non sposta di una virgola il fatto che tu non abbia alcun modo di dimostrarlo. Cerchiamo di attenerci ai fatti.
Il punto è che tu consideri le manifestazioni di dissenso fuori luogo poiché non in linea con il tuo modo di esprimere dissenso. Ma non erano "a prescindere". E non tutti, vedere Lombardi che di sinistra non è, hanno pensato fossero così estreme. Anzi.
E' stato tutto corretto? Per me no. Affatto. (che sia per errore o meno non è accettabile dare dei "fascisti" ai reduci) Ma questo non mi legittima a dare "alcolizzati" a chi non condivide il mio pensiero.
Ma semttila Bruno. Sei solo un provocatore troll. Non hai nulla da dire sui ille in camicia nera che ieri sfilavano patrocinati dalla provincia?
di
paolo
(inviato il 30/04/2010 @ 18:01:42)
# 25
Bruno, se non eri lì, in quello spezzone del corteo, non commentare. se non conosci (che non è pensare di conoscere) i ragazzi del cantiere lascia perdere. se quello che sai è perchè te lo hanno raccontato o lo hai letto sui giornali è ancora più grave. tu non giustichi il cantiere perchè non eri lì, Luciano si. L'ANPI nel non pronunciarsi chiaramente su alcune questioni ha responsabilità dirette su quanto succede, compreso le contestazioni "estreme". Nascondersi dietro le facili banalizzazioni del tipo, alcolizzati o drogati o "dei centri sociali" è quanto di più facile si possa trovare per non entrare nel merito delle questioni (lecite e gravi) che il cantiere ha avanzato.
di
pleto
(inviato il 01/05/2010 @ 09:56:09)
# 26
m*****a 98 persone collegate!f**ata!
di
Max
(inviato il 01/05/2010 @ 20:04:38)
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